Il gioco d’azzardo molto probabilmente sarebbe destinato a cambiare, infatti poco tempo fa è stato depositato un emendamento dedicato proprio a questo settore che dovrebbe cambiare le carte in tavola, non dico le carte del blackjack, ma intendo nuove regole dal punto di vista fiscale e alcune limitazioni e restrizioni. Ma il condizionale è sempre un obbligo in questi casi siccome non è la prima volta che viene proposto qualcosa per migliorare questo settore e non sarebbe la prima volta se venisse accantonato oppure poco rispettato.
Di cosa si tratta questo emendamento?
Nel testo vengono presi in considerazione un aumento delle tasse sulle vincite (e quando mai), delle limitazioni sulle pubblicità, limitazioni dei nulla osta sulle nuove macchinette, nuove assegnazioni dei punti vendita che si occupano dei giochi.
Per quanto riguarda le tasse verrà imposto un aumento del 17% sulle slot che sono quelle più prese di mira dal fisco e cosa ancora peggio è che è stato fissato un minimo del 70% sulle tasse del payout. Una buona notizia invece la si ha sul fatto che per quanto riguarda le VLT rimangono così com’è ovvero non sono stati applicati aumenti e un’altra buona notizia sotto l’aspetto fiscale è che sarà eliminata quella odiosa tassa di mezzo miliardo per gli operatori.
Le tasse colpiscono anche gli appassionati di scommesse siccome si ritroveranno una bella tassa fissa sul margine del 18% ed un bel 22% sulle scommesse online.
In oltre a partire da quest’anno per coloro che saranno più abili al gioco dovranno pagare una tassa del 20% che si applica su tutti i giochi di abilità online.
Altre brutte notizie colpiscono il mondo delle nuove macchinette perché non verranno più rilasciati i nulla osta per quelle nuove e questo a partire già da quest’anno mentre nel 2017 saranno previsti solo autorizzazioni per le macchine costruite in modo diverso.
Come poi ho accennato ci sarà una rivoluzione per quanto riguarda i punti vendita di giochi autorizzati, verrà spalmata una nuova distribuzione sul territorio basandosi su nuovi criteri di scelta, quindi solo i più fortunati saranno autorizzati ad offrire i giochi con vincite in denaro, Bingo compreso. Tra l’altro ci sono tasse anche sul bingo del 17% ma questo a partire dal prossimo anno.
E adesso arriviamo al pezzo forte ovvero alla limitazione delle pubblicità. Infatti all’interno dell’emendamento dovrebbe essere previsto il divieto di trasmissione degli spot pubblicitari su qualsiasi gioco che offre vincite in denaro su tutti i canali di telecomunicazione (radio, tv, etc.,) dalle ore 7 alle ore 22. A questo ultimo punto sinceramente ci credo poco siccome ci sono nuove pubblicità selvagge che nascono ogni giorno come funghi tra trasmissioni televisive, partite di calcio etc, e questo anche a tutte le ore del giorno. Chissà se quest’anno cambierà qualcosa.
Insomma è stato cucinato un altro bel minestrone che ha come ingrediente principale il gioco e tanti altri ingredienti. Ma una domanda mi sorge spontanea. Ma ci sarà qualcuno che sarà disposto a mangiarlo questo minestrone? Oppure preferisce buttarsi dalla finestra?