Cari lettori ma sopratutto amici di Casinò SIcuri. Cosa ne dite se oggi affrontiamo un argomento un po’ di verso? Quello delle truffe che spesso subiscono anche i Casinò fisici, e in particolare i locali con Slot Machine installate. É vero che può capire che siano proprio i Casinò, soprattutto quelli illegali) a truffare i giocatori, ma spesso capita anche che siano proprio i giocatori a truffare i Casinò, soprattutto se dietro ci sono delle organizzazioni criminali specializzati proprio in questo. Vediamo quindi quali sono state le ultime truffe emerse ai danni dei Casinò e dove alcune delle quali anche abbastanza curiose.
Truffe nei casinò in Italia: tra slot manomesse, riciclaggio e combine al tavolo
Negli ultimi tempi in Italia si è assistito a un incremento delle truffe nei casinò, con casi che spaziano dalle slot machine truccate al riciclaggio di denaro attraverso giocate sospette, fino alle combine ai tavoli dei giochi da tavolo. Le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli, ma la creatività dei truffatori sembra non avere limiti. In questo articolo approfondiamo i principali casi emersi, le tecniche utilizzate e le contromisure adottate per contrastare le frodi nel mondo del gioco d’azzardo.
Operazione “Easy Slot”: frodi ai danni delle slot machine
Una delle truffe più eclatanti ha coinvolto un gruppo organizzato che ha sottratto fondi cassa da slot machine AWP manomesse. L’organizzazione utilizzava società fittizie per gestire gli incassi e ometteva il versamento del PREU (Prelievo Erariale Unico), frodando lo Stato per oltre 4 milioni di euro.
Il trucco consisteva nel ritirare i contanti dalle slot, non dichiarare gli incassi reali all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e sostituire le cassette con denaro falso o truccato. Il denaro veniva poi riciclato tramite una rete di fatture false e trasferimenti tra conti bancari intestati a società cartiere.
Truffa in sala slot a Busto Arsizio
Un altro caso emblematico è avvenuto in Lombardia, dove una sala slot operava una vera e propria attività bancaria abusiva. Attraverso transazioni POS simulate con carte di credito, i gestori restituivano contanti in cambio di finti acquisti al bar, per un totale di oltre 2 milioni di euro in due anni.
Questo sistema, apparentemente semplice, serviva anche per aggirare i limiti di prelievo e per fornire liquidità ai giocatori. Il denaro ottenuto veniva reinvestito nelle slot, generando un flusso sospetto che ha attirato l’attenzione delle autorità.
Il “trucco del pesciolino”: la truffa analogica alle slot terrestri
Nonostante l’evoluzione delle tecnologie, le truffe più “artigianali” non sono scomparse. Il famoso trucco del pesciolino, che consiste nell’inserire un piccolo oggetto metallico nella fessura della slot per simulare l’inserimento di monete, è tornato in auge. Questa tecnica consente di ottenere spin gratuiti o far saltare i meccanismi interni per provocare pagamenti non dovuti.
Combine al tavolo Punto Banco del Casinò di Sanremo
Nel mondo dei giochi da tavolo, uno dei casi più gravi è stato scoperto al Casinò di Sanremo, dove un gruppo di giocatori complice con un dipendente interno è riuscito a truccare numerose partite al Punto Banco, accumulando vincite per oltre 300mila euro.
Il dipendente, addetto alla distribuzione delle carte, favoriva i truffatori con segnali o manipolazioni durante la partita. Le vincite erano poi divise tra i partecipanti, simulando una normale attività di gioco.
Le truffe ai danni dei casinò italiani dimostrano come il crimine si adatti continuamente, sfruttando debolezze tecniche, complicità interne e lacune normative. Solo con un approccio integrato, che unisca tecnologia, controlli rigorosi e collaborazione tra istituzioni, sarà possibile proteggere un settore strategico per l’economia e garantire la trasparenza e la legalità del gioco d’azzardo in Italia.