Anche per il mondo-gioco bisogna fare i bilanci. Come ogni anno, da sempre, alla fine dell’anno si fanno i bilanci e, quindi, anche il mondo del gioco d’azzardo si troverà di fronte al proprio: sapere se il gioco è aumentato o diminuito è certamente importante per gli operatori, ma quello che interessa e preme a tutto il settore è il conoscere “lo stato d’animo” dei giocatori e il “crescendo o meno” degli eventuali disagi che possono discendere dal gioco d’azzardo patologico. Ma sopratutto il mondo-gioco si troverà di fronte alla riflessione più importante: chi e come e con cosa si è spinto “così oltre” l’azzardo? Onestamente, il gioco quest’anno -come tutti gli altri settori commerciali e produttivi- ha avuto una forte flessione anche se, erroneamente, rimane una “fonte di speranza” per alcuni che vedono nel gioco la soluzione ai propri problemi: ma non è certamente la risposta giusta.
Lo Stato, le offerte di gioco ed i cittadini. In questi anni si è giocato senz’altro anche perchè il gioco, pian piano ha preso spazio nel quotidiano di tantissimi cittadini anche perchè “spinto”, voluto e promozionato proprio dallo Stato. In questi anni le “menti che ci governano” hanno proposto e sottoposto ai cittadini tanti “giochi e giochini” di ogni “forma e misura”, bombardando con pubblicità “più o meno occulte” le teste e “promettendo”, sempre velatamente o meno, vincite spettacolari risolutrici del proprio “status”. È stato fatto con queste iniziative un grossissimo errore, a nostro modesto parere, poiché i cittadini “fidandosi ancora una volta dello Stato” lo hanno seguito nelle varie proposte. E poi? Poi i giocatori si sono trovati in un “mare magnum” di proposte alle quali, a volte, era difficile dire di no, in un “mare magnum” di normative e contronorme, con attività legali aperte e dopo chiuse. Insomma… il consueto “pasticcio all’italiana” nel quale è proprio difficile districarsi.