I “segreti umani” dello sviluppo del gioco d’azzardo patologico. La base biologica del gioco d’azzardo patologico rimane ancora oggi veramente poco chiara ed i trattamenti che vengono attualmente usati sono tutt’altro che ottimali: il gioco d’azzardo patologico si manifesta come un disturbo del controllo degli impulsi e l’auto stimolazione intracranica può agire da rinforzo positivo nel controllo dell’impulsività nel gioco patologico. La ricerca che si sta impegnando sull’uomo e che non sta ottenendo dei risultati ottimali potrebbe attingere da studi effettuati sugli animali, con nuovi ed innovativi modelli sperimentali finalizzati a comprendere la base neuro biologica della dipendenza e nell’identificare un trattamento dei disturbi di controllo degli impulsi. La sperimentazione dei comportamenti che caratterizzano il giocatore patologico a volte sono scoraggianti: alcuni ricercatori attraverso una decostruzione dei modelli comportamentali, hanno simulato con animali da laboratorio alcuni aspetti critici del giocatore d’azzardo.
Cosa spinge un giocatore verso il gioco d’azzardo patologico. Uno degli aspetti principali e più problematici di questa patologia è l’aspetto decisionale sui costi/benefici di una scelta, ossia il momento in cui un individuo pesa i costi previsti ed i benefici che si aspetta nel corso di un’azione. Elementi, quindi, come rischio=rendimento, il ritardo nella scelta e lo sforzo per decidere rappresentano fattori della scelta in base ad un “soppesamento” di costi/benefici. Queste caratteristiche sono state studiate nell’uomo e rapportate a modelli di comportamento animale per misurare i “processi decisionali”. E’ stata impiegata per questo studio la tecnica di auto stimolazione intracranica in compiti decisionali di tipo costi/benefici nei ratti di laboratorio: i ricercatori dimostrano che le terapie farmacologiche possono alterare i comportamenti decisionali e quindi questa non è la “soluzione” migliore e propongono d applicare i modelli animali nello screening di nuovi fattori che aumentino la capacità di prevenire gli aspetti del comportamento patologico mediante l’uso di tecniche di auto stimolazione intracranica come rinforzo positivo.