La tracciabilità, argomento indispensabile per un “buon gioco d’azzardo” lecito. Le richieste da parte degli Enti che controllano il gioco d’azzardo lecito, e quindi agli esercenti, ai concessionari, ai gestori, sono tantissime: un’ottima tecnologia ed innovazione, buona comunicazione in termini di compliance e di servizi e tanta competenza e rispetto delle normative. Quindi a tutto il comparto viene praticamente richiesto di mettere in atto soluzioni al fine di controllare il riciclaggio e la tracciabilità del danaro che “gira” nelle sale da gioco e questo si può ottenere solo e soltanto con una fondamentale coesione tra il “comparto” e gli enti che amministrano il “mondo del gioco”. La tracciabilità è ovviamente l’argomento che è più vicino all’uso del contante ed il concessionario ed il gestore hanno su questo una relazione fondamentale nell’esecuzione dei vari adempimenti.
Attenzione al riciclaggio, gli operatori devono avere gli “occhi ben aperti”. Il flusso di pagamento viene tracciato attraverso la contabilità del gestore e l’obbiettivo è sempre e comunque uno solo: quello di avere un pagamento tracciabile, ma tenendo in considerazione il fattore che il giocatore generalmente gioca con danaro contante. I custodi del contante sono due, il gestore e l’esercente: ma a questo punto non c’è un passaggio di danaro tra i due. Bisogna tenere presente che come variano e si innovano le normative, così devono evolversi anche i costumi ed è quindi indispensabile avere un documento probatorio sul danaro preso e gli estratti conto, poi, devono dimostrare qual’è la parte del gestore e qual’è quella dell’esercente. La normativa relativa all’antiriciclaggio è complessa e per arrivare ad un’organizzazione inattaccabile ci vuole ancora di più coesione tra operatori ed Enti. Si devono registrare soggetti fisici e giuridici con cui si lavora e si devono identificare bene i giocatori e solo in quel momento si deve pagare. Il fulcro dell’attività dell’antiriciclaggio è l’identificazione del soggetto.