È opinione diffusa che l’attuale espansione del gioco d’azzardo rappresenti, da un lato, un’emergenza sociale e, dall’altro, una risorsa cui lo Stato non può certo rinunciare, pena il vedersi costretto a cercare altre fonti di sostentamento.
A questo proposito, fonti vicine ai ministri Pier Carlo Padoan (Economia e Finanze) e Federica Guidi (Sviluppo Economico) sostengono che vi sarà un sensibile inasprimento dei controlli al fine di contrastare il gioco illecito, cui corrisponderebbero, però, delle sostanziali revisioni circa il prelievo fiscale rispetto al gioco online, alle scommesse online e alle scommesse ippiche e sportive.
Gli esperti sono al lavoro e molto probabilmente già nei decreti attuativi di giungo potrebbe arrivare le prime importanti novità che modificheranno sensibilmente l’assetto del gioco in Italia. L’obiettivo è quello di rendere maggiormente concorrenziale l’offerta delle aziende italiane sullo scacchiere europeo e internazionale. Al contempo, parte dei proventi rientrerebbero in piani sanitari di monitoraggio sulla ludopatia, contribuendo alla diffusione di un gioco da praticare in maniera moderata e responsabile.