Le Fiamme Gialle in prima linea contro il gioco illegale

I rilevanti interessi economici che ruotano intorno al settore del gioco hanno da sempre attirato l’attenzione della criminalità, sia organizzata che comune. Il giro d’affari dell’economia illegale è di circa 175 miliardi di euro l’anno di cui 23 arrivano dal gioco clandestino. Per tale ragione, lo Stato si è fatto promotore di una battaglia che non può perdere: il contrasto al gioco illegale. In ballo ci sono milioni di euro di base imponibile sottratti ogni anno a tassazione e la credibilità di uno Stato considerato, con sempre maggiore frequenza dall’opinione pubblica, come il primo biscazziere. Questa attività viene quotidianamente svolta dalla Guardia di Finanza (GdF) il cui contributo è stato da ultimo ribadito dal comma 69, dell’articolo unico, della c.d. legge di stabilità 2011. I comandi Provinciali del Corpo – dispone la legge – sono i destinatari naturali delle segnalazioni di tutti i soggetti pubblici che, nell’esercizio delle loro funzioni, vengono a conoscenza di fatti o atti che possono configurare violazione in materia di giochi, scommesse e concorsi a pronostici. Nel 2014 sono stati eseguiti quasi 10mila controlli di contrasto al gioco illegale, con irregolarità nel 33 per cento dei casi.

È questo uno dei dati contenuti nel Rapporto annuale della Guardia di Finanza pubblicato lo scorso mese. Nel dettaglio, durante l’anno scorso, sono stati eseguiti complessivamente dalle Fiamme Gialle 9.929 interventi, tra questi sono risultati irregolari 3.235, con 3.343 violazioni riscontrate e un totale di 10.988 soggetti verbalizzati. In particolare, analizzando i dati, emerge che è il mercato degli apparecchi automatici ad attirare maggiormente la criminalità. Seppur in calo rispetto al 2013, quando il numero di sequestri è stato di circa 2mila unità, le macchine sequestrate lo scorso anno sono state 1.085. Un’incisiva azione di contrasto è stata intrapresa anche nel settore delle scommesse. L’attività della GdF ha condotto al sequestro di 3.116 punti clandestini di raccolta (2.035 nel 2013). Sono stati, inoltre, sequestrati 205 immobili e denaro per 1.887.962 euro. Nel quadro della più ampia azione di lotta all’evasione fiscale e agli interessi economici della criminalità – si legge nel Rapporto – la Guardia di Finanza punta alla ricerca ed al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse. In tale contesto, il Corpo opera attraverso interventi a tutela:

  • della fiscalità dei giochi;
  • del mercato, contro forme di concorrenza sleale ai danni degli operatori onesti da parte di offerte clandestine, impedendo i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e condotte di riciclaggio di denaro sporco;
  • dei consumatori, rispetto ad offerte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, sia sulla regolarità del gioco, sia sulle probabilità di vincita, tutelando le fasce più deboli, prime fra tutte i minori.

L’attività dei Reparti si sviluppa attraverso indagini di polizia giudiziaria per la scoperta delle condotte fraudolenti più gravi e complesse nonché con l’esecuzione di controlli di natura amministrativa, svolti in forma autonoma o in maniera congiunta nel più ampio quadro dei “piani coordinati di intervento”, eseguiti a livello nazionale in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il piano triennale (2014-2017) siglato a fine luglio tra il dipartimento delle Finanze e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con l’obiettivo di recuperare un miliardo e 400 milioni di euro ogni anno in materia di dogane e accise, ha permesso nel 2014 di eseguire 12mila controlli contro il gioco minorile, introdotti dal “decreto Balduzzi”, a cui se ne aggiungono 19mila per verificare il corretto funzionamento delle slot. Sul fronte scommesse sono stati eseguiti quattromila controlli sugli esercizi che effettuano la raccolta delle scommesse, in cui rientra anche il contrasto alla diffusione dei centri trasmissione dati (Ctd) non autorizzati. Il piano di interventi ha previsto, inoltre, che almeno il 95% dei siti di gioco online debbano essere oscurati, in caso di irregolarità o mancata autorizzazione, entro 30 giorni dall’accertamento della violazione. A rendere più incisiva l’azione delle Fiamme Gialle, oltre ai già noti applicativi informatici utilizzati per la lotta all’evasione fiscale, sono stati di recente affiancati applicativi “dedicati”.

Con specifico riguardo alle slot è stata, infatti, realizzata una nuova banca dati a disposizione di tutte le unità operative per l’individuazione di soggetti sospettati di condotte evasive e di altri illeciti. Si tratta del c.d. “Cid a rischio – Congegni da Intrattenimento e Divertimento a rischio” che consente il monitoraggio on line di anomalie nell’utilizzo delle slot, sintomatiche del ricorso a sistemi fraudolenti di occultamento dell’effettiva raccolta degli apparecchi. Nel dettaglio, l’applicativo, sulla base dell’analisi della raccolta media giornaliera delle slot rispetto all’area territoriale di riferimento (regione e/o provincia), individua eventuali apparecchi che registrano scostamenti rilevanti. Un ulteriore strumento informatico di ausilio per le attività “sul campo” dei finanzieri è il c.d. “Sca.Ams. – Sistema di controllo Aams”, un installato su PC portatili “dedicati” che consente, attraverso la lettura della scheda di gioco delle slot, di rilevare, per differenza, gli incassi e le giocate che, pur essendo state effettuate dagli apparecchi, non sono state “registrate” dalla rete telematica gestita dai concessionari.

Di fondamentale importanza, inoltre, l’opera dei Reparti Speciali del Corpo come il Nucleo Speciale Entrate, al cui interno insiste il “Gruppo Giochi Scommesse e Concorsi Pronostici”, con funzioni di raccordo operativo con l’Area Monopoli dell’Agenzia, volte a studiare i fenomeni di gioco illegale più diffusi e pericolosi. Il Nucleo Speciale, peraltro, predispone apposite “attività progettuali” che, partendo dall’analisi e dallo studio di questi fenomeni, individua specifici alert di rischio sulla cui scorta elabora liste di posizioni soggettive sulle quali concentrare l’attenzione. La tutela del mercato del gioco è, quindi, per tutto il Sistema una componente importante per lo sviluppo della nostra economia, per il risanamento dei conti pubblici ma, sopratutto, per la sicurezza dei minori e più in generale di tutti i cittadini che devono poter accedere ad un intrattenimento sicuro.

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