Il futuro del gioco nella “nuova politica”. Senza tanti giri di parole era ovvio comprendere che la riforma del mondo del gioco d’azzardo era ed è vincolata al nuovo scenario regionale che si appaleserà dopo aver “fatto i conti” con le elezioni regionali che stanno per essere archiviate con i suoi risultati positivi e negativi. È altrettanto chiaro che le decisioni del Governo relativamente al gioco pubblico, dopo essere state annunciate, sospese, ripensate ora non potranno più ritardare ed è arrivato finalmente il momento di agire coscienziosamente e di “rapportarsi” con gli Enti Locali. Ora il “quadro nazionale” è sufficientemente delineato così come la nuova conformazione politica territoriale della nostra Penisola… quindi, il Governo non può attendere oltre: deve solo valutare quali saranno gli “enti” alleati e gli “enti” avversari prima di emettere dei provvedimenti che avranno un forte impatto sulle politiche regionali.
Anche se con “nuovi Governatori” le priorità per il mondo del gioco sono rimaste identiche ed urgenti. Si deve in ogni caso considerare che gli obbiettivi relativi alla “riorganizzazione” del gioco saranno la tutela della salute, dell’ordine pubblico ed il contrasto all’illegalità e questa dovrà gioco-forza sistemare il rapporto tra Stato, Sindaci e Regioni proponendo un piano che innanzitutto “schieri” tutti dalla stessa parte e non più in contraddizione od in “guerra”. Avrà indubbiamente un gran da fare il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta che non ha mai nascosto la necessità di un intervento “forte” e l’impegno che gli si rappresenta sarà un’autentica sfida. Il Governo Renzi, dopo le regionali e dopo anche le sue politiche nazionali, viene promosso… ma “scricchiola” un pochino, il Movimento 5Stelle, dato per defunto, si conferma come il secondo partito del Paese mentre “l’altro Matteo” (Salvini) sta riscuotendo sempre più consensi e questo forse propone “qualche percorso in salita” per la riforma del gioco. Si vedranno… i risultati sperando che gli sorridano!