Il protrarsi della crisi economica ha portato alla ribalta alcuni allarmanti fenomeni sociali che, nonostante la loro gravità, solo ora sembrano essere diventati prioritari. Parliamo del gioco d’azzardo patologico e della diffusa offerta, su tutto il territorio nazionale, di slot machine la cui introduzione,ricordiamo, risale al 2004! Negli ultimi mesi, infatti, la stampa locale e nazionale riporta quasi quotidianamente notizie che hanno a che fare con questo mondo. Comuni e associazioni si sono schierati contro il dilagare di questo fenomeno e lo slot mob è diventato lo strumento più diffuso per manifestare tale dissenso.
Una delle campagna lanciate in queste ultime settimane invitata tutti i consumatori a fare colazione esclusivamente in bar nei quali non sono distribuiti giochi targati AAMS! In particolare, i promotori dell’iniziativa contestano la massiccia diffusione dei prodotti di giochi nei locali pubblici, ogni giorno frequentati da migliaia di avventori. L’obiettivo è quello di ridurre o addirittura eliminare l’offerta di gioco per evitare che le persone in difficoltà si affidino alla “dea bendata” per tentare di risolvere i lori problemi. Ma siamo proprio sicuri che sia veramente così? Che non si tratti dell’ennesima e ingiustificata caccia alle streghe per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da problemi ben più gravi? Trovare nel gioco un capro espiatorio per i problemi morali e sociali che ci affliggono è, veramente, troppo facile.
Che un problema concreto ci sia, è palese, ma la soluzione non può banalmente essere quella di ingessare o contrarre un settore produttivo tra i più importanti nel nostro Paese per fatturato, livelli occupazionali e gettito erariale.