Gli occhi ben aperti sul gioco vengono tenuti, sembra, anche a livello europeo e specialmente dalla Gambling Commission britannica alquanto attenta sulle problematiche del settore, sulla tutela dei consumatori ed anche all’operato degli addetti ai lavori del gioco e delle imprese che di gioco vivono. Quindi, positiva l’ammonizione imposta dalla Gambling Commission agli operatori che se non proteggeranno ancora meglio i propri utenti avranno il futuro “a rischio” e questo è un intervento “forte ed altrettanto chiaro” da una istituzione sempre in prima linea nella protezione e nella tutela dei giocatori.
Infatti, questo ente regolatore del gioco britannico tiene assolutamente d’occhio i maggiori operatori, compresi coloro che si occupano dei casinò, per aumentare ed accelerare le procedure per creare una location sicura e nella quale ci si possa sentire a proprio agio. Se questo percorso non verrà messo bene in atto ed anche in modo affrettato, il futuro di questi addetti ai lavori nell’industria del gioco sarà assolutamente a rischio.
Si è tenuta a Birmingham una conferenza alla quale hanno partecipato i maggiori leader dell’industria del gioco: un evento particolarmente strategico studiato e fortemente voluto dalla Gambling Commission per fare pressione sui propri “licenziatari” in modo che il gioco possa offrire un’esperienza divertente, ma assolutamente sicura. Infatti, la Gambling Commission conferma che siano stati fatti progressi nell’ultimo anno a livello di sicurezza, ma che l’obbiettivo prefisso non è stato raggiunto appieno.
Il lavoro che è stato fatto dal settore va riconosciuto e l’ente questo lo fa, senza remora alcuna, ma bisognerebbe “alzare l’asticella” in relazione ad un “trattamento equo dei consumatori” in quanto, sempre secondo la Gambling Commission, l’esperienza degli utenti non è stata trasparente come avrebbe dovuto essere e vi deve essere un cambiamento nel quale l’equità ed appunto la trasparenza devono essere fondamentali.
Il Regno Unito, avanti “anni luce” sul gioco rispetto al resto dell’Unione Europea, vuole che il suo Paese sia il posto migliore dove divertirsi con il gioco d’azzardo e, quindi, assicurare ai consumatori sicurezza e che gli operatori siano corretti e responsabili è un passo che diventa indispensabile per arrivare all’obbiettivo che l’ente si è predisposto. É inevitabile che devono esservi interessi condivisi anche dagli operatori e chi non è disponibile a condividere questo impegno, si troverà presumibilmente in una posizione scomoda relativamente al suo futuro nel settore.
Come nell’italico Paese, anche il popolo britannico è preoccupato dalle derive del gioco e là comincia a sentirsi in “diminuzione l’apporto del pubblico al gioco d’azzardo”: le problematiche relative alla pubblicità, il potenziale impatto del settore sui minori e sulle persone vulnerabili invitano, indubbiamente, al “fare”. L’industria del gioco deve essere superiore ai suoi eccessi e deve provvedere fermamente per fronteggiarli: deve essere vista come una industria responsabile dell’intrattenimento che deve riconoscere di poter causare anche danni, ma che dimostra una ferma volontà di investire per potersi migliorare e per prevenire le derive negative. Questa è la responsabilità e la trasparenza che la Gambling Commission richiede ai “suoi” operatori britannici e si è certi che verrà ascoltata.