Il Piemonte ha annunciato un taglio sulle tasse per gli esercizi commerciali che toglieranno le slot machine. E non sarà l’unica regione contro il gioco d’azzardo. In Piemonte, solo nel 2013, i casi di dipendenza da gioco d’azzardo sono stati circa 1.300. Si tratta in prevalenza di uomini, con un’età media di circa 48 anni, e sono solo quelli dichiarati e quindi presi in carico dalle strutture pubbliche preposte per il trattamento terapeutico e il recupero sociale. Considerando che ogni paziente ricoverato costa oltre duemila euro l’anno, è evidente l’urgenza della volontà della Regione Piemonte di contrastare la diffusione del fenomeno.
Proprio per questo la Giunta regionale piemontese ha annunciato un piano d’intervento triennale che sarà pronto entro l’anno. Il piano servirà per prevenire o comunque ridurre il rischio dal gioco d’azzardo patologico (GAP), per evitarne la dipendenza, ma anche per il trattamento terapeutico ed il recupero sociale dei soggetti già affetti da sindrome da GAP, promuovendo la consapevolezza dei rischi che si corrono giocando d’azzardo, anche se legale, soprattutto per salvaguardare le fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione, cioè i pensionati.