L’analisi riportata e realizzata dalla Kpmg vede nel futuro del settore un “consolidamento verticale della filiera, per quel che riguarda i grandi operatori e un raggruppamento dei player di dimensioni più piccole”. Momento cruciale sarà il Mondiale brasiliano del giugno prossimo: uno snodo per il segmento scommesse, e per il fenomeno del betting exchange, da poco regolamentato e che consente a chiunque di fungere sia da giocatore che da banco. A muovere le pedine di questo intricato scacchiere ci saranno i fondi di “private equity” che intendono migliorare la situazione delle loro partecipate nel settore.
In Sisal, Permia detiene il 36,4%, Apax il 36,4% e Clessidra il 19,9% e sono al lavoro per la quotazione in borsa dell’azienda prevista per giugno
Il fondo Trilantic possiede il 64,9% di Gamenet (terzo player del mercato per volumi) e vorrebbe arrivare alla quotazione in borsa, sempre secondo i rumors riportati, nel quarto trimestre di quest’anno. Ultima partita sul versante fondi la gioca la Investrial che possiede azioni sia di Snai e che di Cogetech. Dopo il tentativo fallito di integrare le due aziende. Attualmente Cogetech è sul mercato, mentre il dossier Snai è più complesso, vista l’elevata esposizione del gruppo.