Il lungo cammino per l’affidamento a terzi si è concluso con la pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale Europea che ha disposto il 17 marzo 2014 il termine per la privatizzazione del Casinò di Venezia e due giorni dopo la scadenza l’apertura delle buste con le offerte. In quell’occasione si conoscerà la società aggiudicataria dell’operazione che coinvolge le l’attività di gioco d’azzardo delle due sedi di gioco di Cà Vendramin Calergi e Ca’ Noghera. La selezione individuerà un operatore cui sarà affidata per 30 anni la gestione dello storico complesso della città lagunare. Molti i paletti inseriti dal Comune per questa storica privatizzazione: solo con il consenso dell’Amministrazione comunale infatti potrà essere dismessa la sede secondaria di Ca’ Noghera, ma non quella principale, che dovrà rimanere la stessa per tutti i 30 anni di durata della Convenzione. Il Comune si è riservato poteri di indirizzo, di controllo e di vigilanza e alla scadenza della Convenzione.
Degli oltre 500 milioni di valore dell’operazione, 505, 8 per la precisione, circa 140 saranno versati al momento della sottoscrizione come corrispettivo per i primi due anni di attività; gli altri 308 a partire dal terzo anno e fino alla scadenza della gestione come importo minimo derivante dagli introiti da gioco. In più 16,1 milioni verranno versati come corrispettivo della tassa annuale di concessione governativa del Casinò. A partire dal settimo anno e fino alla scadenza, l’aggiudicatario eventualmente dovrà versare una differenza, pari ad almeno il 5%, tra i ricavi di gioco e 140 milioni.