Il governo francese ha deciso di respingere la proposta dell’ARJEL, il regolatore del gioco transalpino, di creare un mercato comune del poker on line assieme ad altri paesi europei.
Tale richiesta era stata avanzata per tamponare la costante diminuzione del numero di giocatori e, di conseguenza, dei ricavi registrata nel corso dell’ultimo anno dagli operatori francesi.
Le ragioni di questa, tanto inattesa quanto inopportuna, bocciatura sono di natura “squisitamente” politica. All’interno dell’Esecutivo, infatti, è ben radicata una frangia anti-gioco. Uno dei suoi esponenti più influenti è sicuramente Razzy Hammadi che ha più volte espresso la sua ferma opposizione al gioco on line in Francia.
Il 2013 è stato un anno nero per il mercato on line transalpino – così come per la stragrande maggioranza degli altri paesi europei – che ha visto ridursi il fatturato di ben 17 punti percentuale solo nel terzo trimestre dell’anno trascorso.
La creazione di un mercato comune con paesi come la Spagna e l’Italia avrebbe sicuramente portato una boccata d’ossigeno al mercato domestico. Non ci resta che vedere se questo blocco rappresenterà, di fatto, un veto anche per gli altri paesi alla realizzazione del progetto.