Tanti anni fa mi piaceva tanto guardare il telefilm “La casa nella prateria”, era molto bello e raccontava la storia di una famiglia ai tempi delle vecchie praterie americane. Ebbene la notizia che ho appena scoperto mi ha fatto ricordare proprio questo telefilm. Si perché il protagonista principale è una valle piemontese dove vi abitano pochi cittadini ma che comunque con le loro forze hanno trovato una soluzione per combattere una volta per tutte il gioco patologico applicando tolleranza 0, ma proprio 0! Ma partiamo dall’inizio. In questo ultimo periodo è appena partito un progetto chiamato “Senza Slot” seguito da Walter Serianni, un progetto davvero molto originale perché si occupa di tracciare una mappa inserendo tutti i locali che al cui interno non hanno nessuna slot. Avete presente l’automobile di Google che ogni tanto si vede per strada mentre traccia le vie? Ecco Senza Slot si occupa più o meno della stessa cosa, ma invece delle vie traccia appunto i locali senza slot.
Ebbene Walter Serianni ci ha svelato che durante una perlustrazione verso l’Antrona, una valle piemontese della parte Nord, si sono accorti di essere entrati in un mondo surreale perché dopo aver fatto visita a tutti i centri commerciali, bar, tabaccherie, ecc, non sono riusciti a trovare nemmeno una Slot Machine, neanche una misera macchinetta. C’è stato quindi un grande stupore da parte dei tecnici del progetto Senza Slot che perlustravano la zona e si sono chiesti se non fossero capitati in un mondo a parte del tipo il film “Non ci resta che piangere” dove all’improvviso i nostri 2 più grandi comici Italiani sono stati catapultati indietro nel tempo. L’Antrona è una delle sette vallate dell’Ossola composta da circa 1.300 abitanti e 4 comuni. All’interno di questa valle ci sono circa una decina di bar e altri tipi di esercizi commerciali, ma in nessuno di essi è stata trovata una macchina mangia soldi.
La trup di Senza Slot allora con lo spirito di indiana jones hanno deciso di volerci vedere più chiaro e così hanno cercando di intervistare tutti i gestori del posto per chiedergli come mai non posseggono slot machine e se conoscono un posto dove trovarle. La risposta che hanno avuto è stata secca e semplice: la vallata ha deciso di mettere al bando le slot. Quindi su tutta la valle dell’Antrona le slot machine e tutti questi tipi di giochi simili sono vietati perché i gestori non vogliono fare parte di un sistema malato contribuendo alla rovina delle persone e soprattutto dei propri cittadini, non vogliono quindi essere complici di convertire i loro pochi cittadini in giocatori patologici rovinando anche le proprie famiglie. Per questi motivi la valle anziché approvare delle leggi per combattere la ludopatia ne ha adottata una sola ma efficacissima ovvero il divieto di installare anche una sola slot nei locali. I proprietari dei locali si sono dimostrati soddisfatti di questa iniziativa a cui tutti hanno aderiti e insieme a loro anche i cittadini che si sentono protetti. Ma questa iniziativa sarebbe possibile applicarla anche nelle grandi città tipo Torino, Milano o Roma? Va bene nelle vallate o nelle praterie ma se verrebbe applicata anche nelle grandi metropoli credo che scoppierebbe un grandissimo caos ma sarebbe comunque da sperimentare. Per il momento noi piemontesi ci teniamo l’Antrona, e proporrei un bel telefilm: la valle no slot.