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Una delle scelte importanti quando si vuole investire in opzioni binarie è quella dei sottostanti: si possono suddividere, almeno quelli più interessanti e presi in maggiore considerazione, in quattro categorie. Azioni, valute, obbligazioni e materie prime.
Azioni. È il sottostante più utilizzato, dato che il mercato azionario è “l’investimento per eccellenza” e dal punto di vista di prevedibilità le azioni offrono molteplici garanzie. Le notizie che vengono diffuse dalle società che emettono azioni sono una grande quantità e si “abbinano” alle influenze che giungono dal contesto economico: non sono un mercato liquido e non hanno una volatilità accentuata.
Valute. Trattandosi di opzioni binarie, non si vendono dollari per acquistare dollari, ma si investe sui movimenti dei cambi: il classico forex anche se le analisi da effettuare non sono le stesse. La volatilità è molto accentuata, ma la prevedibilità è inferiore alle azioni dato che il mercato delle valute, seppur influenzato dalla politica monetaria e dall’economia reale, ha regole particolari che gli appartengono. Il punto di forza è la liquidità: si parla di un giro di affari che, solo per la coppia euro-dollaro, arriva a 3mila miliardi di dollari al giorno.
Obbligazioni. Comprendono sia quelle private che i bond “istituzionali”, come i titoli di debito. Il discorso in questo caso è completo: dipendono certamente dall’ambiente economico dell’ente che le emette, ma la quotazione è notevolmente influenzata dalla “domanda e dall’offerta” isolandosi dall’esterno. Sono sufficientemente liquide, ma meno delle alternative rappresentate dalle azioni e dal forex, dato che non tutti i tesori nazionali consentono di scambiare i titoli prima della scadenza.
Materie prime. Ecco il sottostante più prevedibile dato che le materie prime non vengono influenzate dalla politica monetaria e fanno capo all’economia reale. Presenta però due problematiche: da un lato la scarsa liquidità e dall’altro l’estrema sensibilità agli imprevisti di natura extra economica e che non si possono prevedere come, per esempio, lo scoppio di una guerra per il petrolio oppure una carestia nel caso del grano.
Il trading online ormai è diventato “un protagonista” del mercato finanziario ed il suo interesse sta compiendo un’ascesa quasi inarrestabile. I broker hanno “fiutato l’affare” ed hanno aperto le porte anche alle persone “comuni” offrendo piattaforme ed interfacce accessibili. In questa ascesa si sta verificando un testa a testa tra le opzioni binarie ed il forex: con la scelta dei “sottostanti” si è cercato di dare una mano per decidere… da che parte stare. Il resto lo deve fare il “fiuto, la velocità di idee, la perseveranza” ed, anche se in minima parte, la fortuna.
Investire con le opzioni binarie, le azioni e le materie prime significa quasi tornare a scuola: bisogna imparare. Qui non c’è nessuno che suggerisce testi oppure “non si fanno i compiti a casa”, tutto si acquisisce con la serietà, la curiosità di sperimentare e perché no magari con l’ausilio degli account demo. Il trader principiante potrebbe anche sentirsi… perso e domandarsi “Ma da dove comincio”? Si inizia dalla sicurezza di voler raggiungere un traguardo (profitto), si continua per tentativi per misurarsi con le “previsioni”, si finisce con il guadagno (sudato)!!