La griglia “brucia” e tanta “carne al fuoco” aspetta… poco pazientemente. Certamente “il cuoco” Matteo Renzi si troverà sulla tavola parecchie “cose” da fare per quello che riguarda la riforma del gioco pubblico: regolamentazione del poker live, richiesta di apertura di nuovi Casinò in Sicilia, attivazione di un tavolo per quelli già esistenti, finanziamento per l’ingresso della ludopatia nei livelli di assistenza. Davvero “tanta carne al fuoco” e Renzi con il nuovo Governo dovrà abbandonare le sue idee sul gioco pubblico in generale: come Sindaco di Firenze aveva così ben esternato il suo parere e dovrà ora invece affrontare il tutto con un’altra ottica, quella del Capo del Governo, riflettendo “pesantemente” su tutte quelle sfaccettature che il comparto intero del gioco può “produrre”e su tutto ciò che, sempre il comparto intero, può “portare” allo Stato: la sua ottica dovrà quindi cambiare ed anche i suoi “pensieri e parole”…. poiché il suo ruolo è decisamente cambiato.
Il “difficile” compito dei nuovi Ministri. Si spera che il Ministro dell’Economia attuale, Pier Carlo Padoan, mantenga come sottosegretario Alberto Giorgetti che attualmente detiene la delega al gioco ed al quale i concessionari statali guardano con fiducia avendo lo stesso riconosciuto il lavoro portato avanti con professionalità e serietà dal comparto ed essendosi espresso anche favorevolmente al non inasprimento della tassazione in modo incontrollato nei confronti del mondo del gioco pubblico. Le speranze in Giorgetti “si allargano” e si “riversano” nei confronti di Beatrice Lorenzin, alla Salute, alla quale spetta il compito di “sbloccare” l’ingresso della dipendenza da gioco nei livelli essenziali di assistenza, ingresso già previsto dalla legge Balduzzi, ma mai attuato per mancanza di fondi. Le speranze nei nuovi Ministri e nel nuovo Governo sono… immense e speriamo che non si ripetano gli errori del passato e che anche costoro non continuino…. solo a promettere.