Povere slot machine! Non c’è proprio niente da fare… le slot machine sono invise a quasi tutte le città che si stanno di conseguenza adoperando per emanare provvedimenti e regolamenti per limitarne la distribuzione e la diffusione del gioco compulsivo che sembra stia “corrodendo” i territori ed i cittadini da Nord a Sud e da Est ad Ovest. Sembra un “paesaggio” un poco catastrofico ed apocalittico, ma la realtà che il mondo-gioco deve affrontare è questa dura battaglia: in più sul tavolo dei consigli locali in Sardegna, Toscana, Lombardia e Veneto sono previsti aumenti della tassa dei rifiuti (già ahimè oltremodo sostanziosa) per i locali con le slot e restrizioni sugli orari di apertura delle sale.Tanti diversi provvedimenti per incentivare “questa battaglia” e portare il settore all’esasperazione.
Tutta la nostra Penisola contro il mondo-gioco. In realtà ad Alghero, il Consiglio Comunale si è espresso per la creazione di una rete di prevenzione e contrasto al Gap e si lavorerà nelle prossime settimane per un documento comune “anti-Gap”, fortemente voluto da tutte le forze politiche. In Toscana, invece, si esamineranno alcune misure relative alla Tari che prevederanno una maggiorazione della tassa sui rifiuti per gli esercenti che hanno installato le slot nel proprio locale: aumento previsto tra il 20 ed il 50%, a seconda che si tratti proprio di una sala giochi oppure di un esercizio pubblico. Nel Comune di San Fermo della Battaglia, provincia di Como, si prevede un aumento sempre della tassa sui rifiuti per i bar con le slot machine del 42% a fronte del taglio sulle utenze domestiche tra il 12 ed il 23%. In Veneto, per finire, si prevede con urgenza una regolamentazione più stretta per i giochi, limitazione degli orari per le sale da gioco, incentivi fiscali per i locali “no slot” ed una campagna di sensibilizzazione sulle conseguenze sempre del Gap.