Quando i “buoni propositi”… daranno “buoni frutti”. Ogni tanto il raziocinio prevale su anni di incomunicabilità tra le Amministrazioni locali e l’industria del gioco pubblico. Non si può non sottolineare, infatti, che la Regione Veneto, a dispetto di tutte le “diatribe” che lì sono accadute nei confronti del mondo-gioco, abbia comunque convocato i rappresentanti di Sistema Gioco Italia a proposito di norme regionali in fase di attuazione, optando di rimandare le decisioni sul testo predisposto dal consiglio regionale, prima di aver approfondito le misure che, secondo gli operatori, provocherebbero effetti negativi sulla comunità oltre che sul settore del gioco qualora venissero adottate. Venezia, infatti, vuole confrontarsi con il mondo-gioco rendendosi apertamente conto che lo stesso rappresenta operatori ed aziende produttrici e, quindi, a cascata, coinvolge tante famiglie che traggono “vita” dallo stesso mondo.
Un sogno per il gioco… che, forse, si sta realizzando. L’incontro tra le parti interessate nella Regione Veneto è più che un incontro quasi un… sogno che si realizza per gli addetti ai lavori del mondo del gioco che, da tempo, chiedono di poter esternare la propria opinione sulla regolamentazione del settore, aggiungendo senza dubbio un contributo di esperienza non di parte, ma “da esperti”, in modo da garantire la sostenibilità delle norme proposte dal legislatore per la “ristrutturazione” dell’intero comparto. In questa esperienza acquisita dal settore, la Regione vuole “entrare” e proprio vederci chiaro: questo è un indubbio segnale di una buona concertazione mirata a portare dal confronto e dal dialogo sino ad arrivare alla stesura di una legge che, sia pure in parte un poco restrittiva ma non discriminatoria, non si riveli alla fine irrealizzabile. Ecco, è lapalissiano che quando la buona politica si “muove” con intelligenza è senza dubbio il prodromo di buoni risultati, ma sempre risultati “buoni” nel rispetto di tutti gli “ansiosi partecipanti”: il gioco è fatto!