La Camera dei Lord britannica ha approvato il Gambling Licensing and Advertising, la nuova legge sul gioco on line che impone a tutti gli operatori di essere autorizzati dalla Gambling Commission per poter raccogliere gioco. Finora, con il Gambling Act 2005, erano tenuti a possedere una licenza solamente gli operatori con sede nel Regno Unito e non i bookmaker con sede all’estero.
Il disegno di legge entrerà in vigore dopo aver ricevuto formale approvazione reale dalla monarchia britannica.
Il Governo sta andando avanti con la sua proposta di introdurre un punto d’imposta di consumo per il gioco a distanza e ha inserito i dettagli nel progetto di legge finanziaria. Da dicembre 2014 gli operatori dovranno pagare una tassa del 15% sugli utili lordi derivanti da scommesse effettuate da clienti che si trovano nel Regno Unito.
In risposta, la Remote Gambling Association (RGA) ha ribadito la sua opinione che un tasso del 15% è troppo elevato. Questo aumenta il rischio che i possessori di licenze britannici perderanno significative quote di mercato a favore degli operatori illegali compromettendo gli obiettivi stessi di regolamentazione promossi dalla Gambling Commission.