L’intolleranza per il gioco regna sovrana. Ci mancava anche questo ennesimo episodio di “intolleranza” nei confronti del gioco, non ci mancava altro: il Comune di Genova si schiera contro gli operatori del gioco legale ed ancora una volta chiede alle società di calcio genovesi -Genoa e Sampdoria- di rinunciare alle sponsorizzazioni da parte di società gaming legale. Tutto questo ci lascia indubbiamente interdetti e richiama alla nostra memoria il trattamento riservato “agli appestati della colonna infame” di Manzoniana memoria! Possibile che il comparto del gioco non abbia mai pace: ora anche questo settore delle sponsorizzazioni calcistiche “fa discutere”: che dire delle campagne pubblicitarie sui medicinali e sull’alcool -amari, whisky, aperitivi- che campeggiano quotidianamente sulla TV di Stato e sulle TV private? Ma il gioco evidentemente è un reparto a sè: bisogna sempre avere qualcosa da dire contro, assolutamente contro….
Rapporti sereni tra il “gioco legale” e lo sport. Si sottolinea con l’occasione che il Genoa Cfc intrattiene rapporti e collaborazione con il Jersey Sponsor Cogetech, proprietario del brand Izi Play, da ben tre anni e sono rapporti improntati alla massima collaborazione e stima, con risultati di reciproca soddisfazione. Cogetech è un’azienda che opera sul territorio nazionale appunto con il brand Izi Play nell’assoluta legalità e certificata dalla concessione rilasciata dal nostro Stato: non si capisce quindi per quale motivo il Comune di Genova voglia che questi rapporti vengano interrotti in nome di un moralismo che viene sbandierato da più parti, ma che certamente moralismo non è. Si continua ad inseguire in qualche modo il mondo del gioco d’azzardo, il suo “essere presente nel sociale di tanti cittadini”, a volerlo in qualche modo demonizzare: ma i benpensanti dov’erano quando lo stesso Stato pubblicizzava in ogni modo il gioco lecito aggiungendo sempre più “giochi” e sempre più “chimere” per rimpinguare le casse dell’Erario? Certamente…. altrove!