Legge di Stabilità e Preu. Se non ci fosse da effettuare riflessioni profonde ed approfondite su come va la nostra politica ci sarebbe oltremodo da ridere quando nei giorni scorsi in fase di approvazione della Legge di Stabilità si era inserito un emendamento riguardante il gioco d’azzardo che chiedeva un aumento del Preu per le new slot: è stato subito accantonato in quanto ci si era resi conto che l’aumento del Preu suggerito era già stato compiuto un anno fa. Altre risate, amare, bisognava farle quando in giorni diversi sono state proposte percentuali diverse, e non di poco, per la “sanatoria” sempre per le slot machine delle ammende comminate ai concessionari. Anche qui le percentuali hanno “ballato il tango” -in su ed in giù- in modo da accattivare il “senso finanziario” degli operatori e convincerli a “sanare nell’immediato” le pendenze, in modo da fare “cassa subito” e da chiudere definitivamente le pendenze con lo Stato senza attendere l’evolversi usuale dei procedimenti.
Un atteggiamento poco rispettoso della politica. Questo atteggiamento della politica nei confronti di tutto il comparto del gioco lecito è poco rispettoso e sopratutto pericoloso perchè mette “in agitazione” tutto il settore, gli operatori, i dipendenti e tutto ciò che gira attorno alle sale da gioco. Ci domandiamo quindi il motivo per il quale i nostri politici non facciano “proposte serie” in ogni normativa o regolamentazione che attiene il gioco, ma propongano solo e solamente idee ed oltretutto leggermente strampalate e bizzarre. Ma il mondo del gioco lecito se lo merita? Ha portato ragguardevoli introiti alle casse del nostro Erario, sta pagando balzi e balzelli relativi a percentuali, sta effettuando “slalom giganti” per evitare pali e paletti che vengono posti sul percorso commerciale, sta impiegando risorse umane quando gli altri settori non possono assolutamente assumere: cos’altro e cosa ancora si può pretendere da un’impresa?