La stagione estiva sta finendo… riportandosi dietro i vecchi problemi però! Il “tempo instabile” imperversa sul “nostro cielo”, non solo relativamente al settore atmosferico, ma sempre e comunque sotto “il cielo del gioco”. Purtroppo, non basta l’instabilità politica, non bastano i problemi seri che i vari “Sblocca Italia”, “Mille Giorni” e quant’altro non sembrano in grado di dare risposte, non basta il calo -sempre più rilevante- dei consumi, non basta il tasso di disoccupazione mai stato così alto, non basta l’incubo di un nuovo prelievo “nelle nostre tasche” prima di Natale e non bastano neppure i “vari tagli” di ogni forma e misura a mettere in “sicurezza” in nostro Paese, non basta neppure quella “riscossa nazionale” che porterebbe all’eliminazione del “vizio del gioco lecito” e che risanerebbe “secondo alcuni” la spesa sanitaria gravata da tutte le conseguenze della ludopatia (peccato che nel bilancio sanitario ancora non ci censisca questa voce). Tutto è rimasto come prima delle vacanze: la causa della situazione attuale del nostro Bel Paese è solo ed esclusivamente da imputare al mondo del gioco d’azzardo.
I problemi del mondo del gioco devono essere affrontati assolutamente in fretta. Tanti (ed era davvero l’ora) in realtà si stanno rendendo conto che il gioco non è la “causa di tutti i guai del millennio”, non è assolutamente così: quindi, il “gioco lecito” e tutte le sue imprese ed operatori che vogliono creare movimentazione finanziaria ed importante impiego di risorse professionali non possono fare altro che accodarsi a tutte le altre “normali imprese” che desiderano produrre Pil e richiamare il Governo alla “solerzia e rapidità” di interventi per dare modo a questo settore di proporsi come realtà economica significativa per il nostro Erario e per i livelli occupazionali, argomenti da non sottovalutare: si riprenda velocemente il percorso di “risanamento” del comparto del gioco… è indispensabile per il nostro Paese.