I rilevanti interessi economici che ruotano intorno al settore del gioco hanno, da sempre, attirato l’attenzione della criminalità, sia organizzata che comune. In ballo ci sono milioni di euro di base imponibile sottratti ogni anno a tassazione e la credibilità di uno Stato considerato, con sempre maggiore frequenza dall’opinione pubblica, come il primo biscazziere.
Gli interventi di contrasto al gioco illegale posti in essere nel 2013 dalla Guardia di Finanza sono stati complessivamente quasi novemilacinquecento. In queste operazioni si sono riscontrate quasi tremilaseicento violazione che hanno portato alla verbalizzazione di diecimilacento soggetti.
In particolare, analizzando i dati, emerge che è il mercato degli apparecchi automatici ad attirare maggiormente la criminalità. Seppur in calo rispetto al 2012, quando il numero di sequestri è stato di 2.583 , le macchine sequestrate lo scorso anno sono state circa duemila.
Un’incisiva azione di contrasto è stata intrapresa anche nel settore delle scommesse. L’attività della GdF ha condotto al sequestro di 1.934 punti raccolta clandestina (1.559 nel 2012).