La Regione Lombardia con tutta la sua Giunta, sanno che hanno instaurato una una battaglia “dolorosa” per il settore del gioco d’azzardo cercando di limitarne la distribuzione “smodata”, curare l’installazione delle slot machine e la relativa distanza dai luoghi di uso sociale perchè questo atteggiamento “rigido, oculato ed a tutela del territorio lombardo” metterà in ginocchio parecchie attività e metterà anche in crisi lo Stato che in questo momento particolare di vita sociale forse non può fare a meno degli introiti che provengono dal gioco d’azzardo.
Dall’altro lato però lo stesso Stato non “si può permettere” di fare speculazione “sulla pelle dei cittadini più deboli” che vengono “travolti” dal gioco compulsivo, ma si sta parlando di un “giro” di miliardi di euro ed è evidente il motivo per cui né i politici né il Presidente della Repubblica si sono espressi in maniera “netta” sui tanti gridi d’allarme che provengono da tutte le Regioni d’Italia per gli stessi motivi.