Chi ha visto le Vlt “scomparse di Sisal? Il caso del Concessionario Sisal -e della sua rete di Vlt- arriva in Parlamento ad opera di un’interrogazione di Scelta Civica che chiede al Ministro dell’Economia e delle Finanze se l’operato di Sisal -la sospensione della raccolta delle sue Vlt, e di conseguenza la raccolta delle imposte- rientri in quelli previsti dalla fattispecie legislativa ed ancora se l’operato dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che indubbiamente ha potuto consentire tale sospensione e la conseguente riattivazione, sia nella norma e sopratutto quali interventi di debbano adottare per evitare ulteriori simili situazioni, considerando che il settore del gioco pubblico è stato a lungo sottoposto all’attenzione della Magistratura e che ai Concessionari dei giochi sono già state comminate sanzioni tra le più grandi della “storia repubblicana”, in concorso con alcuni esponenti dell’Amministrazione delle Dogane e dei Monopoli.
Forse ci sono cose più importanti da esaminare dal nostro Governo… però anche Sisal non è “poca cosa”. Il nostro Parlamento avrà cose ben più importanti del “gioco pubblico” da esaminare in questi periodi di “alta marea politica”, però anche questo “fantomatico caso” di Sisal susciterà discussione come tutto ciò che concerne il mondo del gioco d’azzardo da un po’ di tempo a questa parte. Che vi siano problemi nella filiera del gioco ormai appare lapalissiano dopo l’emanazione di alcune norme nella Legge di Stabilità, ma che Sisal sia stata espulsa da Acadi -Associazione che rappresenta i Concessionari di slot e Vlt- per “violazione del codice etico” in relazione alla gestione della propria rete Vlt, è altrettanto un fatto eclatante: di fronte agli oltre 5500 diritti in possesso di Sisal la rete risulta essere effettiva per poco più di 3800 unità. Che la Legge di Stabilità ed i suoi nuovi prelievi abbiano avuto una parte predominante in questa “morìa” di Vlt? E poi… chi le ha viste?