Gli italiani ed il gioco. Non vi è alcun dubbio che il gioco sia un “divertimento” che accompagna la vita degli italiani e che l’Italia sia uno dei Paesi con la più ampia offerta di prodotti di gioco. Quindi, oltre al essere un popolo di poeti e di navigatori ci siamo anche “scoperti giocatori”. Da anni, forse anche a causa del “martellamento” mediatico cui i cittadini sono stati sottoposti -anche da parte dello Stato- l’italiano medio si rivolge al “gioco” per trascorrere una parte del proprio tempo libero. Slot machine, Vlt, bingo, gratta&vinci e quant’altro sottoposto all’attenzione ormai fa un pò parte del “quotidiano” e solo una minima parte di utenti -per fortuna- viene coinvolto negativamente nel divertimento vedendo in esso non un effetto ludico, come deve assolutamente essere, ma una “soluzione al proprio malessere sociale” che è costretto a vivere. E questo indubbiamente è un grave errore che potrebbe portare conseguenze disagevoli.
L’offerta sul mercato per i giocatori italiani. La gamma dei prodotti di gioco presente sul mercato soddisfa pienamente la ricerca di divertimento, spensieratezza, fortuna, evasione che il consumatore cerca, ma il gioco sconta anche una connotazione fortemente negativa, un’immagine stereotipata del giocatore (principalmente di quello che gioca con le “famose macchinette”, le slot machine) ed anche degli ambienti in cui si gioca. Quindi, gli operatori del settore stanno cercando di rendere i locali di intrattenimento piacevoli e sicuri dove giocare ed anche e sopratutto socializzare: praticamente esiste, e come, il bisogno di recuperare il concetto tipicamente italiano “del bar sport”, uno spazio a misura d’uomo, quindi, una nuova dimensione veramente tutta italiana dell’intrattenimento. Per l’italiano è quasi un’esigenza “fisica”: avere un luogo di svago puro. E sopratutto “non si deve avere paura del gioco”, non è quel “demone” che tanti vogliono rappresentare con un finto moralismo che non fa assolutamente bene ad alcuno!