La tensione nel mondo-gioco … corre sul filo dei prossimi giorni di aprile. Certamente, i concessionari, i gestori e gli esercenti del mondo del gioco d’azzardo si aspettavano dal Tar del Lazio una “definitiva risposta” relativamente a quella norma che prevede il versamento di 500 milioni di euro da parte della filiera e riduzione degli aggi a cui devono rispondere entro il prossimo (e vicinissimo) 30 aprile 2015. Non solo il Tar non ha emanato una sentenza “favorevole per la filiera”, ma non ha concesso neppure la sospensiva desiderata dal mondo-gioco poiché secondo il Giudice non esiste alcuna situazione di emergenza visto che se tutti partecipano a questa riduzione dei compensi imposta dal nostro Esecutivo… non si dovrebbe raffigurare alcun problema. In realtà, la filiera problemi ne avrà e neppure pochi non solo perché questa “disposizione governativa” invece che unirla la sta decisamente “vivisezionando” ma anche perché la stessa si sta perdendo dietro logiche personali ed interessi di categoria se non anche interessi addirittura aziendali.
Cosa accadrà al settore degli apparecchi da intrattenimento dopo il 30 aprile? Incertezza ed instabilità regnano sovrane e sembra di essere seduti su di una bomba ad orologeria: la realtà è che a fine mese i concessionari dovranno corrispondere la prima tranche di pagamenti previsti dalla Legge di Stabilità di circa 200 milioni di euro che assolutamente non c’è, non esiste proprio nelle casse dato che le rinegoziazioni degli accordi ancora non sono state eseguite con tutti i gestori e con i vari esercenti poiché la “tempistica di realizzazione è troppo stretta”. Vi sarà di conseguenza una “tolleranza zero” e dopo il termine del 30 aprile i concessionari saranno costretti a segnalare all’autorità coloro che non avranno la possibilità di effettuare il versamento della parte di loro competenza e questo potrebbe veramente far precipitare i rapporti già difficili tra i vari componenti della filiera.