Arriverà a breve il via libera del Ministero dell’Interno per l’operazione “Rien ne va plus” ovvero la privatizzazione del Casinò di Venezia. Ultimata l’istruttoria del Viminale per l’adozione del provvedimento che regolerà i rapporti tra la sala veneziana e la società che si aggiudicherà la concessione, verrà adottato il decreto ministeriale di autorizzazione. A seguire la delibera, già approvata dal Consiglio comunale di Venezia, che prevede un bando di gara internazionale per cedere la gestione della casa da gioco a un operatore privato per i prossimi 30 anni. Tra i possibili partecipanti alla gara, secondo i rumors delle ultime settimane, gli israeliani della Qeenco, i colossi statunitensi Las Vegas Sands e Caesars Entertainment e i francesi di Barrière. La formula scelta è un compromesso: il Comune di Venezia cede ad un soggetto privato – un top player del settore – la gestione della Casa da gioco per trent’anni, sino al 2043. Il soggetto privato che si aggiudicherà la gara dovrà pagare subito 40 milioni di euro per l’acquisto dell’azienda (dipendenti compresi) più altri 140 milioni di euro come forfait per il primo biennio d’affidamento, più il 10 percento degli incassi dal terzo anno e il 5 percento dal settimo anno di gestione. Il Comune, per esercitare il controllo, manterrà a sé la titolarità sui 40 ispettori di gioco che costeranno 4 milioni di euro l’anno.