Per non dimenticare… Trentatre anni orsono, quindi, si parla del ben lontano 1981, il Casinò di Bagni di Lucca, fu aperto e chiuso nel giro di pochi minuti! Questa fu una notizia che all’epoca fece molto scalpore. Dopo così tanto tempo, il Comune della ridente cittadina termale si fa sentire, chiedendo la restituzione degli interessi di quanto pagato sulla sanzione che fu emessa dal Ministero delle Finanze. Per fare la “storia” di questo Casinò “sfortunato” si deve raccontare che dopo la chiusura della sala da gioco con la Forza Pubblica, il Sindaco di allora, fece in tempo ad annullare il pagamento della concessione governativa: decisione che portò il Ministero delle Finanze a sanzionare il Comune con una multa di 214 milioni di lire, poi divenuti 415 ed infine, considerando gli interessi maturati, arrivati a 385mila euro. Questi quattrini non sono mai stati sborsati dal Comune anche a causa di un dissesto dichiarato alla fine degli anni ottanta.
La storia “fiscale” del Casinò di Bagni di Lucca. La storia narra che nel 2004, dopo la lettera di messa in mora da parte di Equitalia, il Comune versò un “anticipo” di 171mila euro, rivolgendosi alla giustizia tributaria che, alla fine dello scorso anno, ha dato ragione al Comune: nulla è dovuto poiché la sanzione viene dichiarata prescritta. Nel settembre del 2013 la Giunta chiede che l’Agenzia delle Entrate provveda a rimborsare la cifra sborsata dalle casse comunali ed i quattrini “puntualmente” arrivano. Sulla cifra rimborsata non sono però conteggiati gli interessi accessori che non vengono, quindi, restituiti. Per questo motivo il primo cittadino ha ricevuto, ora, il mandato di costituirsi in giudizio per recuperare gli interessi di mora. E speriamo che la storia finisca qui e che il ricordo del Casinò di Bagni di Lucca non sia ancora “riesumato” solo con altre “battaglie legali o finanziarie”… sarebbe proprio un peccato!