La battaglia….infinita. Antonio Di Pietro, senza mezze misure, come Presidente di Idv, avanza una proposta di legge di iniziativa popolare contro il mondo del gioco d’azzardo per renderlo illecito ed illegittimo con la raccolta di 50mila firme da presentare prima alla Corte Costituzionale e dopo alla Camera: la raccolta delle firme verrà effettuata in sei mesi e questo traguardo, sempre secondo Di Pietro, può essere assolutamente raggiunto. Andando giù pesante” con le sue affermazioni Di Pietro sottolinea che lo Stato, le cui casse erariali sono perennemente vuote e sempre alla caccia di risorse, si macchia del reato di ricettazione “prendendo una tangente su transazioni finanziarie che creano un danno alla salute dei cittadini”. Durante la raccolta delle nominate 50mila firme Di Pietro non si sottrae dallo specificare che lo Stato tassa alcuni settori come quello dell’alcool, del funo e del gioco poichè ne trae una fonte “grossa” di guadagno e questi comparti sembrano essere “un pozzo inesauribile e senza fondo” al quale “abbeverarsi”. Lo stesso viene perpetrato anche sulle droghe leggere e sottolinea sempre Di Pietro che “guadagnare sulla pelle dei cittadini è certamente reato”.
Il “Di Pietro pensiero” catechizza lo Stato. Continuiamo a riportare frasi di Di Pietro per far capire che per alcuni soggetti -e non sono certamente pochi- per il settore del gioco d’azzardo lecito non c’è tregua, nè pace, nè indulgenza e lo stesso politico insiste nel sottolineare che lo Stato “guadagna” anche con il gioco pubblico -ed anche tanto- e che questo non può essere certamente un “affare di Stato” nè tanto meno non può esistere che lo stesso Stato incentivi le dipendenze -in modo occulto o palese- in qualsisi modo o maniera per poterci lucrare: questo è il “Di Pietro pensiero” e non è certamente il solo…. continua quindi la caccia alle streghe anche con il Nuovo Anno!