La caccia alle streghe continua e, adesso, anche le banche hanno deciso di fare la loro parte! Il gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper) ha recentemente emanato una circolare interna, rivolta ai suoi dodicimila dipendenti, che definisce una serie di iniziative per informare, prevenire e avviare attività di contrasto alla pratica, sempre più diffusa, del gioco patologico.
Secondo Andrea Cavazzoli, relazioni esterne della Bper, una banca deve essere consapevole che le sue azioni hanno un’influenza sulla comunità locale e non è interesse di nessuno lavorare in un sistema sociale disgregato. La circolare dispone che, attraverso percorsi di formazione mirati, i dipendenti della Banca si dovranno trasformare in veri e propri detective dell’azzardo. Il giocatore, si legge nel documento, si può riconoscere dai prelievi massicci a inizio mese, dalle spese effettuate con la carte di credito, dalle transazioni verso tabaccai, bar, sale scommesse e siti on line. Una volta individuata una posizione anomala, il responsabile della filiale ha l’obbligo di convocare il cliente in filiale ed intraprendere le necessarie azioni, sopratutto nel caso il soggetto abbia impegni diretti con l’Istituto. Il direttore dovrà occuparsi, inoltre, di segnalare centri di aiuto, strutture assistenziali e gruppi di accoglienza. Come se non bastasse, il gruppo Bper ha deciso di inibire le carte di credito ad effettuare operazioni di pagamento presso esercizi o siti web classificati nella categoria merceologica gambling.