Molti si chiedono chi sono queste persone cosiddette “ludopatiche” ed il perché lo diventano. In verità ludopatici non si diventa ma ci si nasce. Mi spiego meglio: ogni individuo ha già scritto nel suo DNA alcune caratteristiche come anche la propensione a certe malattie o nel nostro caso dipendenze, ci sono infatti alcune persone che hanno un’alta percentuale di probabilità di contrarre un cancro o più propensi ad essere dipendenti più di altri. In parole povere ci sono persone che possono cadere molto facilmente ad una dipendenza mentre ci sono altri che ne sono quasi del tutto immuni anche se ne sono sempre tentati. Per le persone che sono geneticamente predisposte alla ludopatia però occorre un detonatore che faccia esplodere questa dipendenza. Per detonatori intendo alcuni fattori psicologici molto difficili come ad esempio problemi famigliari, lavorativi od economici, depressione, ecc, che fanno accendere la miccia portando una persona ad attaccarsi al gioco, un po’ come sfogo, un po’ per non pensare e un po’ perché non hanno nulla da perdere.
Insomma c’è chi si butta nell’alcool, chi nel cibo e chi come in questo caso nel gioco. Quindi per diventare ludopatici occorrono 2 fattori: essere geneticamente predisposti ed avere alcuni problemi psicologici che porterebbero inevitabilmente a giocare giocare e giocare. Tutte le dipendenze si possono curare, ma occorre una grande forza di volontà per affrontare un percorso difficile e per fortuna dopo il Decreto Sanità curarsi ora è possibile.