Quella “differenza” tra legale ed illegale è molto importante. Non sembrerebbe difficile da capire: c’è una sostanziale differenza tra la rete del gioco lecito e quella del gioco borderline. La prima offre la massima tutela per i giocatori di tutti i settori, anche quelli delle scommesse relative allo sport, e la seconda è la rete più “accattivante” che però può portare “problemi” e certamente porta poca sicurezza. Questa è indubbiamente anche una risposta a chi ancora oggi chiede di eliminare il gioco legale dal nostro Bel Paese, ma finisce -questa manovra- per avvantaggiare l’illegalità che continuerebbe ad esistere rispondendo alla domanda di gioco che c’è e c’è sempre stata tra i cittadini. La voglia di gioco e di divertimento esiste ed è per questo che il nostro Stato tanti anni fa “molto furbescamente” ha pensato di rendere il mondo-gioco legale, facendone conoscere i lati affascinanti a tutti coloro che con il gioco passano ore di svago.
Lo Stato, il gioco lecito, la lotta all’illegalità… “nei tempi”. La lotta dello Stato negli anni addietro contro il gioco illecito è stata dura e sarebbe sciocco, ai giorni nostri, impedire alla realtà-gioco di esistere facendoci ritornare indietro nel tempo e consegnando, di conseguenza, i giocatori al non lecito, al non sicuro, al non tutelato. La rete illecita, malavitosa e sottobanco è un grosso pericolo e fuori controllo. Il ruolo della rete lecita è importante e dà corpo a tutto un settore produttivo, professionale e di divertimento che va tutelato ed aiutato: la rete borderline va combattuta con tutti gli sforzi possibili. La rete lecita e sicura promuove il gioco responsabile, l’altra porta solo “brutte sorprese” si deve partire da qui per risollevare, ristrutturare e normalizzare il gioco pubblico e l’economia lecita, continuando a sottrarre terreno a quello sommerso. Questo cammino, iniziato più di dieci anni fa, ha ottenuto risultati straordinari… bisogna assolutamente continuare a camminare.