Valutare attentamente e senza riserve il “mondo del gioco” lecito. Bisogna guardare i vari settori del gioco con un occhio più obbiettivo: online, bingo, apparecchi da intrattenimento sono tutti mezzi “assai meno pericolosi” di tante altre cose, ma che ancora oggi appaiono come “mali demoniaci” che intaccano il nostro territorio. Si deve vedere questo settore alla pari rispetto agli altri settori industriali e, quindi, nello stesso modo dovrebbero essere intrattenuti con gli operatori del “gioco” rapporti da parte delle banche, della politica e delle istituzioni. Ancora oggi il settore del gioco è indubbiamente discriminato sopratutto per quanto riguarda i rapporti bancari e gli operatori sono sottoposti a controlli che per gli altri imprenditori non vengono neppure presi in considerazione. Questo atteggiamento “finanziario” è dovuto a tutto ciò che i media, la carta stampata, le Amministrazioni locali “fanno arrivare” ai cittadini ed alle Banche e che non rispetto del tutto la “realtà” degli imprenditori del mondo del gioco lecito.
L’opinione pubblica e l’opinione mediatica. Sia l’opinione pubblica che mediatica devono superare le riserve moralistiche nelle quali sono rimaste intrappolate per troppo tempo e finalmente…. svanirà quella cortina di diffidenza che tanto “male” ha fatto al settore del “lecito”. Probabilmente con l’art.14 della legge delega dedicato al gioco pubblico, si avrà una descrizione davvero completa delle peculiarità di questo settore e si avrà anche la sensazione di ciò che sarà indispensabile per rimetterlo in sesto, prima di tutto dal punto di vista della tassazione e della distribuzione e poi per “riallacciare” o “costituire” nuovi rapporti con i territori sopratutto per la prevenzione rispetto alle patologie. Con buona pace di tutti i dipendenti delle imprese del gioco lecito che potranno guardare ad “una vera primavera per il settore”, sperando però che non sia l’ultima e sperando di riuscire ad intrattenere ancora a lungo un rapporto di lavoro offerto dal “settore tanto criticato”.