L’Agenzia dei Monopoli, abile stratega. Grazie alla strategia adottata dai Monopoli sul fronte istituzionale per “combattere strenuamente” il gioco non autorizzato, per gli operatori del comparto digitale del gioco pubblico si intravedono forse prospettive rassicuranti nonostante la brusca frenata che questo settore ha subito nel corso degli ultimi mesi. Nonostante, infatti, gli sforzi compiuti dal mercato digitale del gioco che ha visto applicarsi gli operatori con evoluzione dei prodotti e con nuove modalità di gioco rendendolo sempre più affascinante, competitivo ed accattivante, e quindi in grado di attrarre un numero sempre crescente di giocatori, non si è riuscito a spostare definitivamente nell’online “i veri giocatori” che continuano ancora oggi a “rischiare” il proprio danaro sui siti “punto.com” solo ed esclusivamente perchè lì, in quei siti, si può vincere di più o quanto meno averne “psicologicamente” la possibilità.
I giocatori “incalliti” ed i siti “punto.com”. Giocare sui “punto.com” è più rischioso e quindi l’offerta di gioco è meno sicura e meno controllata, ma nulla conta per il giocatore “accanito” che continua a “frequentare” gli stessi siti che gli danno la “possibilità di vincere” di più (sempre poi che riesca ad incassare veramente le vincite, perchè questa è una seria probabilità): ne discende una vera e propria concorrenza sleale nei confronti degli operatori italiani ed è per “contrastare” questo che i Monopoli stanno studiando e cercando strumenti mirati a sconfiggere la raccolta del danaro senza concessione. La presa di posizione ben chiara e definita da parte dell’Agenzia è un accordo con i principali fornitori internazionali di giochi online per “impiantare” una collaborazione tesa a stanare i siti “punto.com” attivi sul mercato italiano. Dopo il colosso Playtech, anche la svedese NetEnt, leader nello sviluppo dei giochi online, non forniranno più i loro giochi ai “punto.com”, per dare “peso ulteriore” al connubio con il sistema italiano e con i suoi operatori leciti.