Cominciamo il nuovo anno 2024 parlando di un modo di scommettere che sta prendendo sempre più piede soprattutto perché sul web ci sono tantissimi personaggi che lo propongono. Vi sto parlando del trading sportivo che in realtà ne avevamo già parlato più volte con l’exchange. Si perché il trading sportivo si può effettuare principalmente con le scommesse exchange e con un solo Bookmaker. Sul web si parla del trading sportivo in maniera forse troppo alla leggera facendo credere ai giocatori che si possono ottenere facili guadagni costanti, ma in realtà non è così e bisogna prestare molta attenzione a quello che si fa. Non avete ancora capito che cosa è il trading sportivo? Non vi ricordate che cosa è l’exchange? Volete saperne di più di tutto questo per evitare inutili perdite? Allora continuate a leggere questo articolo e vi spiegherò tutto dall’inizio.
Le scommesse exchange
Avevo iniziato a parlarvi delle scommesse exchange (o Betting exchange) nel lontano 2013, ve lo ricordate? Forse è passato tanto tempo! Dopo le solite scommesse statiche dove si poteva scommettere solo in modo tradizionale contro i Bookmakers ecco spuntare l’exchange in Italia (all’estero era già presente da tempo) dove è possibile scommettere contro gli altri giocatori.
Questa modalità di scommessa infatti avviene tra due giocatori con opinioni opposte. La controparte della scommessa non sarà un Bookmaker, come nei casi tradizionali, ma uno o più scommettitori. Il sistema di scambio di scommesse tra giocatori offre una serie di vantaggi e nessun reale svantaggio specifico. Quindi in sostanza non state giocando contro l’agenzia di scommesse ma con giocatori come voi! Dunque non ci sono intermediari o Bookmaker che sono in contrasto con il cliente, ma una piattaforma di scambio dove tutti sono messi nelle stesse condizioni. Ma cosa ci guadagna l’Agenzia di scommesse? Una commissione sulle vincite. Quindi il Bookmaker se vincete è più contento perché parte della vincita andrà a lui, Betfair ad esempio applica il 4,5% suk profitto.
Ma la differenza più sostanziale tra le scommesse tradizionali e l’exchange sono il punto e banca, ed è proprio questa caratteristica con cui si può applicare il trading sportivo, con calma tra poco ci arriviamo! Lo sapevi già? Nelle scommesse exchange ci sono 2 colonne: “Punta” e Banca”. Puntare significa scommettere che un determinato evento sportivo si verificherà. “Banca” al contrario significa scommettere che un determinato evento sportivo non si verificherà. Nel corso di un evento le quote del punta e del banca sono inversamente proporzionali, ovvero che quando la quota “punta” si alza, la quota “banca” si abbassa e viceversa. Ed è proprio con queste variazioni di quota tra il punta e banca si può applicare il trading sportivo. Vi ho parlato di betfair, ma perché betfair? Perché Betfair è l’unica Agenzia di scommesse in italia dove è possibile scommettere in exchange. Esiste anche Betflag però la liquidità (i soldi in gioco) sono davvero ridicoli che non superano i 50€ e questo significa che non potete fare puntate per più di 50€. Quindi se volete fare commesse exchange e fare trading sportivo si è obbligati a scommettere su Betfair.
Forse tutto questo lo sapevi già? Va bene però dovevo anche spiegarlo a un principiante che magari si approccia per la prima volta all’exchange, grazie per la pazienza.
Il trading sportivo
Dopo tutta questa pappardella sulla spiegazione dell’exchange ecco che passiamo al trading sportivo, che in realtà sono la stessa cosa perché non esiste trading sportivo senza exchange. Certamente si può applicare il trading sportivo anche sulle scommesse tradizionali però è tutto troppo statico non essendoci il punta e banca e le puntate sono più macchinose da applicare.
Quanti di voi ha mai provato una volta nella vita a fare trading finanziario? Ad esempio a investire su un’azione o sul Forex (scambio di monete estere) magari stando attenti a guardare i grafici, statistiche, etc, stando pronti a chiudere l’operazione al momento giusto per trarne profitto?
Ecco il trading sportivo è esattamente questo applicato però appunto agli eventi sportivi che sia: calcio, basket, pallavolo, insomma quello che volete. Invece di investire su azioni si investe su ogni singolo evento sportivo attraverso l’exchange sfruttando principalmente il punta e banca.
Ad esempio se si punta sulla vittoria di una squadra, e dopo pochi minuti la nostra squadra segna un gol ecco che si può bancare per assicurarsi un piccolo (memorizzate il termine “piccolo” perché ne parleremo dopo) profitto. Attraverso questa operazione si può ottenere quello che in gergo si chiama “tutto verde” ovvero si otterrà un profitto comunque vada a finire il risultato finale della partita che sia 1, X 2. Questo perché con il gol della squadra su cui abbiamo puntato la vittoria farà muovere la quota “banca” a nostro vantaggio potendo così spalmare il potenziale profitto su tutti i segni 1,X,2. Questo è un esempio tipico di come si applica il trading sportivo.
Lo svantaggio del trading sportivo
Vi ricordate quando vi ho detto di tenere ben a mente il sostantivo “piccolo?” Infatti uno dei grossi svantaggi del trading sportivo è quello dei piccoli profitti, talmente piccoli che basta una sola perdita per venire vanificate tante scommesse vinte.
Si parla di un profitto di circa il 13% sull’importo puntato su una singola scommessa. Questo perché la variazione delle quote tra il “punta” e “banca” nel corso di una partita (di qualsiasi sport) sono minime, e considerato che la maggior parte degli scommettitori professionisti tende a chiudere una scommessa dopo circa 15-20 minuti (oltre è più rischioso) il profitto sarà appunto del 13% circa. Sicuramente più passano i minuti e più le quote sono sempre più alte con profitti più alti. ma col rischio che le cose vadano storte.
Ad esempio se si punta sulla vittoria di una squadra di casa e dopo 5 minuti quest’ultima segna un gol abbiamo già un piccolissimo profitto, attendiamo altri 20 minuti prima di bancare per fare aumentare il profitto ma purtroppo avviene il pareggio e quindi siamo rimasti fregati. Avremmo dovuto chiudere prima la scommessa, chi si accontenta gode! Per questo è sempre preferibile chiudere la scommessa il più presto possibile ma con un profitto minimo. Vincere soltanto il 13% significa che per recuperare la puntata persa occorre vincere ben 7 scommesse di fila! Secondo voi quindi ne vale la pena?
Fatevi 2 conti e probabilmente potreste cominciare ad avere dei dubbi e io parlo soprattutto per esperienza (non per sentito dire) siccome avevo provato anche io a fare trading sportivo per poi mollare dopo poco tempo passando a un altro approccio.
Ecco perché vi avevo accennato che il trading sportivo viene spesso spiegato in maniera spiccia e alla leggera senza considerare gli svantaggi (il piccolo profitto) che purtroppo superano i vantaggi.
Trading sportivo, vale la pena?
Quindi il trading sportivo vale davvero la pena? Se vi volete soltanto divertire si, ma se invece volete guadagnare qualcosa vi sconsiglio di utilizzare questo approccio e concentrarvi di più sulle classiche puntate ovvero di puntare su un qualsiasi evento e aspettare che termina senza bancare o puntare sui segni opposti