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L’indicatore CCI rientra nella categoria degli oscillatori ed il suo compito è quello di misurare la distanza che intercorre tra il prezzo di un bene e la sua media in un dato periodo. Il prezzo che si vuole prendere in considerazione è il Typical Price che si calcola: massimo + minimo + chiusura /3.
Secondo lo sviluppatore il CCI avrebbe il compito di individuare i risvolti ciclici nel mercato delle materie prime, poiché il loro prezzo, ma anche quello di stock ed obbligazioni, si muovono secondo cicli che si identificano attraverso la formazione di massimi e minimi all’interno di intervalli periodici.
La formula per il calcolo dell’indicatore CCI si ottiene: typical price – (media mobile a N periodi del Typical Price) / 0.015 x deviazione media.
La costante di 0.015 è indispensabile per assicurare la possibilità che la maggior parte dei valori ricadano nel range definito +100 e 100: infatti, l’indicatore non ha dei valori limite (+100e -100 non sono dei massimi e minimi) e si possono concretizzare situazioni con valori superiori al range specificato. Valori superiori a +100, oppure inferiori a -100, indicano delle situazioni “insolite” rispetto al prezzo medio, che si possono sfruttare per acquistare opzioni binarie call o put.
La percentuale di valori che ricade nell’intervallo -100 / +100 dell’indicatore dipende molto dal numero di periodi della media mobile: la percentuale media di valori è solitamente del 70-80%, tuttavia, un numero di periodi inferiore aumenta la volatilità e, di conseguenza, ci sarà una minore percentuale di valori compresi nell’intervallo.
Quando usare la strategia su materie prime con l’indicatore CCI? La presenza della costante non esclude la possibilità, soprattutto nelle situazioni di breve periodo, che il valore dell’oscillatore superi l’intervallo standard -100/+100. Queste sono considerate delle fasi di eccesso. Quando ciò accade, è possibile entrare a mercato e sfruttare le situazioni che i più esperti ritengono favorevoli.
