Indubbiamente le opzioni binarie sono un “argomento” finanziario che sta mettendo in fermento operatori ed investitori che stanno cercando nuove soluzioni per rendere “particolarmente favorevole” tale commercio: ecco quindi che si sta facendo strada una nuova tendenza in fatto di opzioni binarie, l’utilizzo dei “robot automatici”.
Sono software programmati per generare e gestire simultaneamente qualsiasi segnale di trading proveniente dal mercato: i “robot” sono stati usati dai professionisti di trading online ed ora sono in voga tra i giovani investitori di opzioni binarie, sono molto diffusi e sono facili da usare, bisogna però valutare man mano quanto siano attendibili e veloci e se siano in grado di generare segnali di trading sicuri oppure no.
1 – Binary Option Robot
Appartiene alla famiglia dei “Bot software” espressamente sviluppato per le opzioni binarie
Seleziona operazioni di trading in assoluta autonomia, è legale ed autorizzato
Compatibile al 100% con i brokers Topoption e Stockpair
Propone due transazioni di acquisto per volta ed offre tre metodologie di trading: Classico, Fibonacci o Martingale
2 – SpeddBot Binary
Il suo funzionamento è estremamente semplice, aiuta a leggere i segnali ed esegue il trade in automatico collegandosi direttamente sul conto del trader. Adatto anche ai non professionisti
Registrazione gratis senza vincoli di pagamento, è un robot gratuito per i primi tre mesi di utilizzo
Percentuale di vincita sino al 93%
Segnali di mercato in tempo reale
3 – Option Navigator
I “robot automatici” non sono una truffa certamente, ma al contrario rappresentano un modo intelligente e sicuro per incrementare i guadagni. Ovviamente esisteranno dei software migliori di altri e nella maggior parte dei casi chi fa ricorso a questo strumento ha molte più possibilità di centrare il proprio obbiettivo a fronte di chi invece non lo utilizza.
Dopo essersi registrati sul “robot” lo si potrà usare e negoziare in opzioni binarie, ma affiancato da un team di analisti finanziari professionisti… un bel risultato, no?