Continua la battaglia tra Comuni e Gestori La battaglia tra Comuni e Gestori di sale da gioco è sempre aperta! Il centro storico di Forte dei Marmi (Lucca) dice no ad una sala VLT: il Tar Toscana ha respinto infatti il ricorso di un titolare di sala VLT contro l’ordinanza del Comune che ne aveva previsto la chiusura appunto perchè aperta nel centro storico della città.. Il Tar ha argomentato la sentenza anche sottolineando come il Comune abbia la discrezionalità di limitare le attività -qualsivoglia- nel centro storico della città, e che lo stesso Comune non discuta sul rilascio della licenza autorizzata dalla Questura di Lucca per la sala VLT ma solo che tale attività venga svolta nel centro storico della città. Continua così il botta e risposta tra esercenti sale da gioco ed Amministrazioni che ormai da mesi impegnano corposamente i TAR di tutta la nostra Penisola: da nord a sud senza alcuna distinzione campanilistica. I Tar sono chiamati in causa in continuazione perchè non esiste alcuna normativa precisa nazionale e che abbia una sola interpretazione e non “diverse”.
Ostacoli per il gioco nascono ovunque. Ormai siamo abituati tutti i giorni a leggere notizie sul mondo del gioco d’azzardo e come le Regioni ed i Comuni stiano mettendo pali e paletti per ostacolare in ogni modo la nascita e lo sviluppo di queste attività che le stesse Autorità ritengono scomode e pericolose per il proprio territorio: l’apertura delle attività vengono davvero osteggiate e delimitate in ogni modo: d’accordo le distanze dai centri sensibili come scuole, chiese, oratori e qualsiasi centro di aggregazione -distanze che variano dai 500 ai 1500 metri dipende dal Comune che le applica-, dai centri storici, dai ComproOro, dai bancomat eccetera, ma ci saranno dei punti dove queste attività possono “esistere”? O sono solo fonte di lauti introiti per il nostro Erario e poi per il resto….