Un incontro utile per il futuro. Per il prossimo 24 febbraio 2014 la Regione Toscana, Comune di Siena e l’Associazione Orthos promuovono un incontro per la diffusione della cultura del gioco responsabile che accomuni gli interessi di politici, associazioni, gestori delle sale ed istituzioni dato l’argomento che sta diventando sempre più urgente affrontare e cercare di risolvere: la giornata di studi è realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena, l’Ordine dei Medici della provincia di Siena, l’Associazione per lo Studio del Gioco d’Azzardo e dei Comportamenti a Rischio, Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’Azzardo e Campagna “Mettiamoci in gioco”. L’incontro si promette come traguardo un confronto tra tutti i soggetti interessati al tema del gioco patologico al fine di verificare il possibile assetto normativo per gli interventi da effettuare a favore delle dipendenze comportamentali. Si cerca di portare avanti concretamente il “discorso del gioco responsabile” che è una delle poche armi disponibili per poter prevenire il dilagare del gioco patologico.
Il gioco responsabile deve essere “conosciuto”. Questo incontro sarà un’occasione per presentare una strategia di “gioco responsabile” che consenta di promuovere una rete di referenti in ambito istituzionale, privato, sociale e libero professionale in grado di contenere aspetti problematici che potrebbero ulteriormente crescere in prospettiva ed una cultura del gioco adeguata che ne valorizzi le potenzialità senza sottovalutarne le componenti di rischio attraverso campagne di informazione rivolte particolarmente alle fasce deboli ed ai più giovani. Inoltre, l’incontro intende proporre il coinvolgimento anche dei gestori delle attività relative al gioco con iniziative destinate agli esercenti affinchè possano intervenire direttamente, in una prima fase, nel riconoscere forme autodistruttive di gioco curando con attenzione i comportamenti dei consumatori abituali -sopratutto gli individui riconosciuti come i più “deboli” coerentemente alla filosofia di “gioco responsabile” che viene adottata da tempo e con successo in altri Paesi europei.