Il gioco deve muoversi tutto unito contro la Stabilità. Non vi è dubbio che contro la “Stabilità” vi saranno più e più iniziative perchè il mondo del gioco d’azzardo lecito non ci sta ad accettare “senza combattere” le misure che rischiano indubbiamente di affossare tutto il settore che già vive in modo assai precario come la stragrande maggioranza delle aziende. In testa ed in prima linea ad effettuare proteste si distingue la Fiepet-Confesercenti sarda che lancia un accorato appello ai propri associati chiedendo loro di “staccare la spina alle slot in segno di protesta” per un’intera settimana. Non sarà l’unica voce che si alzerà questa della Federazione Italiana Esercenti pubblici e turistici: il disappunto è tanto e molto sentito poiché le misure inserite nella “Stabilità” mettono a repentaglio la sopravvivenza di tutto il comparto del gioco lecito e senza ombra di dubbio “spimgeranno” i giocatori verso l’illegale.
Il “nuovo prelievo” della Stabilità è insostenibile e… pericoloso. In pratica vi sarà per gli operatori del gioco lecito un ulteriore prelievo di 1.200,00 euro circa per ogni apparecchio da intrattenimento da condividere tra noleggiatore ed esercenti: la norma prevede ai noleggiatori di versare direttamente ai singoli concessionari l’intero importo della raccolta del gioco al netto delle vincite pagate. La conseguenza di ciò è che l’esercente differisce l’effettivo incasso della propria quota di circa due mesi e questo, sinceramente, appare inaccettabile oltre che “pericoloso” per la conduzione dell’attività. La norma, così come è stata concepita ancora una volta risulta iniqua e va a penalizzare l’esercente ed il noleggiatore favorendo i concessionari vicini alle “stanze dei bottoni”. Senza l’esercente e senza il noleggiatore… non ci sarà più gioco: lo Stato dovrebbe ben considerare le ripercussioni di un provvedimento che appare subito iniquo che andrà ad abbassare i volumi della raccolta e, quello che è ancora peggio, favorirà l’allargarsi del gioco illegale. “Sciopero delle slot”, quindi, magari ad oltranza…
