Irresponsabilità della filiera. La famosa norma “dei 500 milioni di euro” a carico del mondo-gioco sta facendo sempre più rumore, almeno in questa settimana dove verranno discussi i vari ricorsi presentati al Tar, a fronte dei quali lo Stato sta denunciando un “comportamento assolutamente irresponsabile di tutta la filiera”. Ovviamente, all’applicazione di questa norma tutto il settore “ha levato gli scudi” poiché in essa si ravvede la riduzione degli aggi e gli operatori si sono sentiti da un lato defraudati e dall’altro incapaci di assolvere a questa norma nei termini previsti: la filiera asserisce che non è chiaro chi, quanto e come dovrà provvedere ai versamenti di “cotanto” importo. Da qui la “denuncia” del Ministero relativamente all’irresponsabilità poiché secondo lo stesso “tutto si può risolvere in modo semplice” basta che lo si voglia fare! Questa “irresponsabilità” secondo il Ministero viene espletata per “confondere” e mettere il settore in condizioni peggiori di quelle in cui già versa e questo denota la famosa “irresponsabilità” imputata alla filiera.
Le incertezze della filiera. Anche l’incertezza relativa a chi debba pagare questi fantomatici “500 milioni di euro”, secondo lo Stato, non esiste in quanto non è diretta ai concessionari -come essi asseriscono-, ma andrà suddivisa su tutti i componenti della filiera: concessionari, gestori ed esercenti nella misura in cui ciascuna delle componenti, ed in base ai contratti che intercorrono, si sia riservata una quota di corrispettivo. Secondo lo Stato chi non ha corrispettivo, non verrebbe toccato dal “taglio”. Ma nella filiera, tutta, vi sono dubbi sulla “lealtà” dello Stato, ma sopratutto nessun suo componente vuole sopportare i tagli proposti e contesta questa norma che ritiene punitiva nei confronti del settore ed andrà ad aumentare i sacrifici di tutto il comparto che già da lungo tempo subisce una congiuntura negativa che tocca il Paese in tutte le categorie. Quindi, secondo lo Stato tutto chiaro… secondo la filiera assolutamente no.