Processo contro il gioco illegale: ecco “Black Monkey”. Il processo denominato e riconosciuto come “Black Monkey” prosegue il suo iter giudiziario e si ritornerà in aula tra qualche giorno, esattamente il prossimo 11 luglio a Bologna. In questo processo Confindustria Sistema Gioco Italia è intervenuta e si è costituita parte civile e nell’ultima udienza sono stati ascoltati i primi testimoni: la dichiarazione di Roberto Bacchilega, operatore del settore del gioco e titolare di una sala slot, ha coinvolto gli imputati che gli avrebbero sottratto ben 50milioni di euro promettendo di corrompere Ufficiali della Guardia di Finanza per non avere controlli ed accertamenti fiscali. Poi è stato sentito un altro teste Gianloris Mengoli -contitolare di una impresa edile- entrato in contatto con l’imputato principale Nicola Femis per due appartamenti luogo d’incontro del sodalizio con Conselice, im provincia di Ravenna.
Verranno alla luce gli “angoli bui” del gioco illegale. In questo processo -che sarà lungo, difficoltoso e che farà venire alla luce gran parte delle problematiche “del gioco illegale” e di quello che ci gravita intorno- oltre a Confindustria Sistema Gioco Italia ed ai Monopoli di Stato, si sono costituiti parte civile anche l’Associazione Libera, l’Ordine del Giornalisti Nazionale, il Comune di Modena e la Regione Emilia Romagna. Tutte queste “costituzioni di parte civile” faranno da “cassa di risonanza” per l’argomento trattato nel processo: il gioco illegale, grande e vera piaga del mondo del gioco d’azzardo. Forse sinora “questo comparto” non è stato ben affrontato dallo Stato o forse lo Stato lo ha sottovalutato e ritiene che non abbia un’espansione “pericolosa” lasciando che la situazione prosegua senza intervenire direttamente e venga invece affrontata da Polizia e Magistratura. Ma invece ne siamo certi, deve prendere e prenderà una “ferma e diretta presa di posizione” che non lasci dubbi ad interpretazioni di sorta: l’illegalità va combattuta con ogni mezzo… lecito ovviamente.