Per il gioco il 2014 si è chiuso nell’incertezza e nell’incertezza si apre il 2015. Non è bastato che lo scorso anno sia stato pieno, anzi ricolmo, di incertezze, di manifestazioni, di provvedimenti comunali per “restringere” il raggio d’azione delle attività di gioco. Non è bastato che il nostro Esecutivo annunciasse norme di ristrutturazione del settore e normative nazionali per renderlo “uguale in tutta la Penisola”. Non è bastato che forse qualcuno si sia fatto, alla fine, un esame di coscienza ed abbia riconosciuto che forse il mondo-gioco ha anche “prodotto” qualcosa di buono. No… non era enon è stato sufficiente. Ci è voluta questa nuova norma nella “Stabilità” che farà parlare tanto, anzi tantissimo come stiamo facendo noi, perchè è una norma che penalizza l’intera filiera anche se ormai la filiera del gioco è avvezza alle sfide. Certo che 500 milioni di euro in più da versare non saranno facilmente reperibili sopratutto per un settore che è anch’esso in discesa ed in preda alla precarietà.
La reazione del mondo-gioco a “dispetto di tutto e di tutti”. Visto che questa “instabilità” del settore non farà bene a nessuno, lo stesso settore dovrà trovare la forza di reagire contro questo inizio anno che parte “proprio con il piede sbagliato” e, certamente, troverà nella “Stabilità un passaggio all’instabilità del settore intero, qualsiasi comparto si guardi. A fatica si era riusciti a trovare un minimo di equilibrio tra i vari componenti la “catena del gioco” ma questo evidentemente per il nostro esecutivo non è stato sufficiente: ha voluto proprio infierire sul mondo-gioco in modo “plateale” ed assai pesante e la sensazione che si percepisce è indubbiamente quella che il Governo abbia studiato e messo in pratica un autentico piano orientato al “massacro”. Bisogna sperare solo nella Legge Delega che dovrebbe “riscrivere” il futuro del gioco pubblico…. e speriamo che lo faccia con parole più accessibili a tutti!!!