I dati confermano i luoghi comuni circa la diversa propensione imprenditoriale dei vari gruppi etnici nel settore del gioco lecito, in particolare dei cinesi presenti nelle regioni più dinamiche del Paese. Da notare che nella cultura cinese il gioco d’azzardo non ha connotazioni negative (o perlomeno non così negative come nelle culture occidentali e nelle religioni monoteiste).Nelle tabelle messe a disposizione dall’ADM sul proprio sito web, nel 2013 risultano censite 65.256 persone fisiche, titolari di licenza per il gioco d’azzardo. Di queste, si stima che 7.120 (il 10,9%) siano nate fuori dall’Italia.I soggetti nati all’estero sono quasi l’11%. Il gruppo più numeroso è quello dei Cinesi, seguito da Rumeni, Svizzeri, Tedeschi e Albanesi. In 5 regioni (tutte del Nord) la percentuale di titolari stranieri supera il 10% e in Lombardia è addirittura superiore al 20%. È interessante notare come nelle regioni del nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Emilia-Romagna) siano prevalenti i soggetti di origine asiatica. Mentre in Friuli e Liguria si rileva un tessuto economico più equilibrato tra Europa e Asia, simile a quello delle grandi regioni del centro Italia (Lazio e Toscana). Nelle regioni del sud e nell’Italia centro-adriatica prevalgono, invece, gli stranieri nati in Europa.