Ecco un’altra notizia internazionale sul gioco d’azzardo e vorrei raccontarvi questa volta una storia che è accaduta a Philadelphia, ma penso che una vicenda simile possa accadere in qualsiasi altro Casinò anche qui in Italia.
Si tratta della storia di una signora che entra in un Casinò di Philadelphia per aspettare il marito che finisse di giocare, precisamente si trovava nel ristorante. Fino a qui non c’è nulla di strano, ma il nocciolo della vicenda invece è che la signora era musulmana ed indossava un velo integrale e quindi mostrava soltanto gli occhi. Un addetto alla sicurezza del Casinò dopo aver notato la presenza di questa signora con il volto coperto si è avvicinata a lei intimandoli di togliersi il velo altrimenti sarebbe stata costretta a lasciare il locale. Ovviamente questa signora si era sentita molto offesa e non capiva il motivo per cui avrebbe dovuto togliersi il suo velo. Alla fine la signora ha voluto lasciare il locale dicendo che non ci avrebbe mai più messo piede. Adesso si tratta di analizzare il motivo per cui avrebbe dovuto togliersi il velo ma mi sembra che sia un motivo abbastanza lampante. Infatti la sicurezza deve essere in grado di riconoscere i propri clienti per poter valutare prima di tutto se sono ospiti indesiderati e secondo per capire se possono avere più di 21 anni o meno, infatti per accedere ad un Casinò bisogna avere 21 anni. Quindi in questo caso la signora non si sarebbe dovuta offendere ma avrebbe dovuto collaborare e mostrare il suo volto.
Non è una questione di discriminazione, ma quanto piuttosto ad un motivo di sicurezza. Chiunque acceda in un luogo pubblico dovrebbe rendersi riconoscibile, altrimenti tutti potrebbero andare a volto coperto e poter fare quello che si vuole senza che si venga riconosciuti. Chissà cosa succederebbe se un avvenimento simile accadesse in Italia, sicuramente verrebbe fuori uno scandalo, ma in realtà in questo caso ripeto, ha ragione il Casinò.