Solita e vecchia domanda gioco sì gioco no, oppure “presa di coscienza”? E’ inutile continuare a “nascondersi dietro un dito” oppure dietro una scelta falsa come “il gioco sì od il gioco no”: ci si deve porre, invece, la domanda se la scelta possibile è quella tra gioco legale ed il gioco illegale: e la risposta dovrebbe essere senza dubbio scontata. Però a fronte di questo che ormai comincia ad essere un discorso “trito e ritrito” dobbiamo soffermarci sulla realtà: a fronte di oltre 200mila slot machine legali, ve ne sono altrettante illegali e sopratutto fuori controllo. Certamente tutte le varie limitazioni all’attività legale sopratutto nascoste dietro “distanza da luoghi sensibili” non fanno altro che dare spazio all’illegalità ed alla criminalità: anche perchè i cosiddetti “luoghi sensibili” sono “sempre di più” e si riesce in questa categoria a far rientrare qualsiasi cosa, di qualsiasi categoria.
L’espulsione del gioco lecito dal territorio è ormai una realtà (voluta). Praticamente, quasi il 90% del territorio nazionale viene inibito al gioco (lecito), ma in realtà tutto il territorio è “preda” del gioco illegale: “la distanza dai luoghi sensibili” sta generando, purtroppo, una vera e propria espulsione del gioco lecito e legale (autorizzato dallo Stato) dal territorio mentre l’obbiettivo, sempre dello Stato, dovrebbe essere quello di “rendere più forte” il “suo” gioco, tutelarlo nei confronti dell’illegalità ed mettere, quindi, anche nuove norme e magari anche nuove regole, ma senza prescindere ovviamente dalla legalità. Se ne è parlato a lungo, tantissimo e questo è il percorso che onestamente si dovrebbe fare per dare finalmente al gioco lecito un poco di “respiro”, un poco di spazio per svolgere la propria attività (autorizzata), ed anche la possibilità agli operatori di recuperare una parte di quattrini che sono stati investiti nel mondo-gioco e che, per ora, sembrano essere stati messi… in un pozzo senza fondo, e senza reddito.