Per fare cassa il Governo ha proposto di sanare l’intera questione delle maxi-penali ai concessionari delle new slot, che la Corte dei Conti aveva quantificato in 2,5 miliardi di euro, in cambio di un esborso diretto e immediato del 25 percento della cifra complessiva, entro il prossimo 15 novembre. Con questa cifra il premier Letta potrebbe garantire le mancate entrate della prima rata dell’Imu.
Tuttavia, sarebbe stato auspicabile che, invece di toccare ulteriormente il settore dei giochi, si potesse finalmente tirare fuori la questione del poker live. Un comparto che da 4 anni è in attesa di un regolamento che non arriva mai. È possibile che nessuno si ricordi del progetto delle sale da poker dal vivo fermo chissà dove? Il governo Monti nel suo ultimo atto lasciò in vigore il termine per il quale, entro gennaio 2013, AAMS avrebbe dovuto redigere questo documento. Ma in pieno bombardamento mediatico del settore del gioco si preferì sorvolare. In seguito, i vertici di Piazza Mastai espressero perplessità sulla fattività logistica e pratica della messa in opera dell’impianto regolatorio e il progetto venne accantonato. Nel frattempo gli appassionati della disciplina devono rinchiudersi negli scantinati e l’elusione è a livelli stratosferici.