Finalmente dovrebbe essere arrivato il momento tanto atteso da gran parte del settore del gambling internazionale: un serio giro di vite sui giochi on line da parte della Commissione Europea. Alla fine di novembre, sotto la minaccia di possibili sanzioni, la Commissione ha chiesto a sette paesi dell’Unione di adeguare la loro legislazione nazionale al diritto comunitario. Fatto salvo il diritto di ogni Stato di fissare gli obiettivi di politica economica in materia di giochi, i sistemi di regolamentazione dei singoli paesi devo improrogabilmente rispettare i principi del diritto comunitario. Tra i paesi colpita dalla procedura di infrazioni ci sono Svezia, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Lituania, Polonia e Romania. In particolare a questi stati la Commissione contesta la procedura di selezione per ottenere la licenza. L’azione propulsiva non si è esaurita qui. A Bruxelles è stato aperto un dossier, ancora senza conclusioni formali, su Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria e Olanda.